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Filippo Inzaghi alla prima conferenza stampa firmata dalla Salernitana

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Appuntamento con Filippo Inzaghi al centro sportivo “Mary Rosy” in cui il neo tecnico della Salernitana sarà presentato alla stampa. SalernoSport24 sicura in diretta testuale la conferenza dalle 14.

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È ora di cambiare pagina dopo i proclami della scorsa estate che non hanno trovato riscontro. Alla fine ne fa sempre le spese l’allenatore Paulo Sousa che mai come in questo momento non trova pienamente riscontro nella realtà in termini di responsabilità. Ma è ora di guardare avanti e tracciare una nuova linea: così si augurano alla Salernitana auspicandosi di riuscire a fare scelte ‘azzeccate’ per salvare una categoria tanto duramente conquistata sul campo. D’altra parte di tempo ce n’è con una campionato giunto appena alla 7ª giornata.

La conferenza stampa avrà inizio alle 12 che sarà possibile eseguirla qui in diretta testuale. Al termine sarà disponibile anche un approfondimento sul credo tattico di mister Inzaghi.

Danilo Iervolino: «Parleremo di tante cose e daremo massimo trasparenza di quello che è successo, non solo Inzaghi calciatore ma anche come allenatore con il record costruito a Benevento. Ma soffermiamoci sulla fotografia del momento. Abbiamo subito 17 gol e siamo terzultimi, eppure siamo gli stessi dello scorso anno. Abbiamo investito 20 milioni in riscatti, è una scelleratezza dire che non abbiamo fatto mercato. In più abbiamo preso giocatori e oggi siamo la decima squadra per salari, e per mantenere questa squadra serviranno altri venti milioni. Nessuna ha investito come questa società qui a Salerno, e ce la metteremo tutta per mantenere la categoria, invito all’unione per andare avanti».

«Inzaghi crede profondamente in questa rosa e crede che ci si possa salvare. È recordman di gol in Europa e sa di cosa parliamo quindi. Io ringrazio mister Paulo Sousa, non abbiamo più i risultati che ci aspettavamo ed è stato giusto cambiare».

«Io probabilmente non sono un buon presidente, ma ce la metto tutta, ci metto passione ed investimenti. Mi dicono che non si fanno affari con noi perché ho fatto storie con un procuratore. Ho querelato un solo procuratore, lo stesso mi ha chiamato per chiedermi scusa. Un’altra stupidaggine riguarda il paracadute finanziario: chiunque ne capisce di finanza sa quanto sia un’affermazione sbagliata».

«Stiamo lavorando per costruire la casa della Salernitana, abbiamo individuato i terreni e siamo in attesa. Sui nostri terreni vogliamo realizzare anche lobby e altro. Ma se non troviamo altro, qua stiamo bene. Il Mary Rosy non è lo stesso di quando siamo arrivati, da tre campi di patate, oggi abbiamo tre campi di calcio per una squadra di Serie A. La tifoseria è la più bella d’Italia».

Pippo Inzaghi: «Ringrazio la Salernitana per la chiamata. Avevo detto che volevo riposarmi, ma dopo un po’ già non ne potevo più. Ero un po’ stufo di come ero stato trattato e non sapevo se questo calcio mi meritasse ancora, poi è arrivata la chiamata, conosco De Sanctis che lo conosco da una vita. Faccio un grande in bocca a lupo a Sousa e cercherò di valorizzare al massimo questa rosa. Se c’è da criticare, fatelo con me che ho spalle larghe».

Danilo Iervolino:«Non abbiamo fatto il casting che ci eravamo promessi. Abbiamo iniziato e finito con mister Inzaghi. Conosciamo il suo gioco, la capacità di cambiare modulo anche a partite in corso. Abbiamo parlato di bel gioco ma anche di essere speculativi per portare a casa il risultato».

Pippo Inzaghi«Difficilmente posso parlarvi di moduli, l’unica cosa che posso promettervi è che la prima cosa che farò sarà lavorare sul riportare spensieratezza tra i giocatori. È una squadra che non ha perso molto rispetto allo scorso campionato. Sono convinto che possiamo salvarci ma lo dobbiamo dimostrare sul campo. Gli allenamenti inizieranno senza una decina di nazionali, un problema ma che fa pensare quanto questa sia una squadra importante».

Danilo Iervolino«Col senno di poi si può dire tutto, forse a giugno si poteva fare un’altra scelta quando c’è stato l’ammiccamento del Napoli per Sousa».

Pippo Inzaghi«La Salernitana non mi ha dovuto convincere, l’avrei allenata anche in Serie C, è il progetto che mi serve sapere. Mi concentro sul lavoro, ma non sul sistema di gioco e per ottenere i risultati serve tutto il contesto, prima di tutto i giocatori, cercherò il ‘vestito’ giusto per squadra e cercherò di smontare tutti gli alibi ai calciatori».

Danilo Iervolino«Le cose serie sono solo quelle oggettive, che si vedono. Potremmo essere di più nel nostro management, o di meno… ho un braccio destro straordinario come Milan, un DS che è stato prima criticato, poi osannato con i risultati di Sousa. C’è questo teatrino Sabatini-De Sanctis-Sabatini, ma questa è gente che ho comunque portato io, certo avrò fatto errori, ma se li abbiamo visti a Salerno qualche buono di buono si sarà fatto».

«Dia dopo aver fatto un gran campionato avrebbe gradito andare in Premier League, ma era un giocatore nostro. Poi c’è stato un infortunio… non è facile portare giocatori qui, qualche obiettivo l’abbiamo mancato e quindi c’è rimasto sul ‘groppone’».

Morgan De Sanctis: «A fine campionato ho vissuto un momento di frustrazione perché si rivive tutto. L’obiettivo finale lo dirà il lavoro che abbiamo fatto. Ovunque andrò a lavorare o rimarrò qui per altri vent’anni lavorerò sempre con l’accettazione della critica. Se qui non si è mai vissuto un momento di grande calcio è perché ci sono delle criticità, ma lavoreremo sempre per far sì che questo club sia sostenibile, accettiamo la volontà del presidente di voler fare investimenti, ma non lo possiamo fare per sempre. Così come Inzaghi e il presidente, ringrazio anche io mister Paulo Sousa».

Danilo Iervolino«Abbiamo ricevuto minacce e insulti ma andiamo avanti. È difficile spiegare ad un figlio cosa succede in questi momenti. Devo dire che mia moglie, invece, c’è rimasta un po’ male quando il nostro mister ha avuto quell’incontro».

Danilo Iervolino«La cosa più importante è il progetto tecnico. Mi sono lamentato quando la curva nord non veniva aperta, o quando mancavano gli accessi ai disabili. Però io ringrazio apertamente il Comune e la Regione che si sta muovendo per dare alla città un grande stadio. Non eravamo presenti al progetto ma solo perché non eravamo stati coinvolti, ciò non vuole dire niente e sono rimasto favorevolmente colpito dall’impegno». 

Fine conferenza

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