Tre casi di positività al COVID nella prima squadra della Virtus Arechi Salerno. I giocatori si trovano in isolamento e sono in buone condizioni di salute.
Virtus Arechi Salerno, tre casi di positività al COVID
Con una nota pubblicata nel primo pomeriggio, la Virtus Arechi Salerno ha comunicato che tre giocatori della prima squadra sono risultati positivi al Coronavirus. Una volta appresa la notizia, la società ha tempestivamente informato le autorità sanitarie. Nel rispetto dei protocolli di sicurezza, i tre cestisti si trovano in isolamento. Le loro condizioni di salute sono buone.
Tutti gli altri test sui giocatori e sugli uomini dello staff tecnico hanno dato esito negativo. In ogni caso, altri tamponi saranno effettuati nelle prossime ore.
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Allenamenti sospesi fino a martedì 20
I casi di positività al coronavirus hanno obbligato la Virtus Arechi Salerno a interrompere gli allenamenti fino a martedì 20 ottobre.
Anche se non ci sono ancora notizie ufficiali al riguardo, è probabile che la partita di Supercoppa italiana contro la Partenope Sant’Antimo, in programma per domenica prossima, possa essere rinviata.
D’altra parte, la stessa società napoletana aveva dovuto rinunciare all’esordio contro la Scandone Avellino per la positività di una persona entrata in contatto con alcuni cestisti.
Rinviata al 28 ottobre la sfida di Supercoppa contro Sant’Antimo
A seguito della positività di tre giocatori della Virtus Arechi Salerno al COVID-19, la partita di Supercoppa italiana contro la Partenope Sant’Antimo, in calendario per domenica pomeriggio, è stata rinviata al 28 ottobre (ore 20.30).
Il rinvio della partita è stato deciso congiuntamente dalle due squadre, con l’approvazione del segretario generale della Lega Nazionale Pallacanestro, Massimo Faraoni.
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A nome della società granata ha parlato il direttore sportivo Pino Corvo:
«Ringraziamo Sant’Antimo per la disponibilità mostrata in un momento delicato per il nostro club. Rinviare la partita era un atto indispensabile per tutelare la salute di tutti i tesserati ed evitare l’eventuale diffondersi del virus. Ci auguriamo di poter ritornare prestissimo a parlare solo di basket giocato».