Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha effettuato un sopralluogo presso la mensa del campus dell’Università degli Studi di Salerno, e ha parlato delle Universiadi presto al via.
Vincenzo De Luca, le Universiadi e la mensa dell’Università di Salerno
Accompagnato da una delegazione dell’Adisurc, con in testa il presidente Domenico Apicella, Vincenzo De Luca, ha effettuato un sopralluogo presso la mensa del campus. Presenti, tra gli altri, il commissario per l’Universiade, Gianluca Basile, e il presidente del Cusi, Lorenzo Lentini.
Durante il tour il presidente si è anche espresso sulle Universiadi:
«A Salerno e in Campania abbiamo fatto un miracolo, sarà un grande lancio economico e turistico per il nostro territorio. Siamo un esempio di efficienza per le Olimpiadi di Milano e Cortina del 2026».
De Luca è molto soddisfatto del lavoro fatto in 10 mesi:
«Abbiamo realizzato una settantina di impianti sportivi in dieci mesi, dai più grandi ai più piccoli. Siamo orgogliosi di aver dato una grande prova di efficienza e credo che ci stiamo avvicinando a un risultato molto importante e non scontato. Siamo dovuti partire con due anni di ritardo e abbiamo fatto una corsa contando solo sulle risorse della Regione Campania. Un miracolo che ci consentirà non solo di far crescere i valori di conoscenza e dialogo tra gli atleti, ma anche un grande movimento sportivo giovanile, che è tra i nostri obiettivi principali: strappare i giovani a una condizione di abbandono e isolamento in tanti quartieri, nei quali è difficile trovare anche solo un punto di aggregazione».
Dopo la mensa, la delegazione si sposta nei dormitori
La visita della delegazione si è poi spostata verso le residenze universitarie, e nel “villaggio degli atleti”. Qui ci saranno 130 nazioni in gara ospiti per l’Universiade:
«Quanto realizzato qui è motivo di onore, nonché la conferma di un livello di grande efficienza dell’Adisurc, con alloggi che ci consentiranno di ospitare oltre mille atleti, una mensa ristrutturata e una palestra per gli incontri di scherma, per non parlare, a Salerno, dell’Arechi ristrutturato per le partite di calcio.
Qui, in particolare, sarà un momento molto bello, perché avremo lo sport nei luoghi fisici dell’Università. Una grande soddisfazione, avendo in Campania un’Università storica come la Federico II, e ancor prima, a Salerno, la scuola medica».