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[VIDEO] ESCLUSIVA Olivi: “Finalmente Salernitana. Ho un sogno dopo la Champions”

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Il mio  sogno è…

Samuele Olivi arrivò a Salerno appena ventenne. La dirigenza di allora credette tanto nelle qualità del cesenate che lo mise sotto contratto per cinque anni. E lui si legò, prima ancora che alla Salernitana, alla città che lo adottò. Salerno e la Salernitana lo hanno fatto crescere e maturare come uomo prima, e come  calciatore poi, tanto che della maglia granata portò la fascia di capitano, un simbolo di leader, e da queste parti, anche di appartenenza. Noi di SalernoSport24 abbiamo chiamato Samuele Olivi per quel che è stata una simpaticissima chiacchierata. E lui, ci onorato di un saluto speciale.

Ciao Samuele, come stai?

“Ciao! Benissimo, grazie”.

Beh, che vogliamo fare con questi scarpini allora?

“Eh, la voglia è ancora tanta. Ora gioco nel La Fiorita, campionato sammarinese, un contesto di fare calcio che non mi aspettavo. Sono stati degli amici a coinvolgermi e questa estate abbiamo fatto i preliminari di Champions League. Damiano Tommasi ha rimesso divisa e scarpini per provare a darci una mano; avevo provato a coinvolgere anche Gilardino ma lui non si è fidato (ride). Avessimo passato il nostro preliminare, avremmo poi giocato con il Celtic, scenari incredibili a questi livelli”.

E con il futuro come stiamo  messi?

“Per ora ho preso il patentino che mi permette di allenare fino alla Serie B. Vorrei riuscire a prendere anche l’altro ma si tratta di investire tre giorni a Coverciano e in questo momento non ci riuscirei. Magari l’estate prossima. Tanto il mio sogno sta là…”.

Quale sogno???

“Vorrei un giorno allenare la Salernitana! Cerco di scendere ogni quanto posso a Salerno, è una città che mi è rimasta dentro e la sento come la mia seconda casa”.

Mettiti in fila. Sai di recente chi ha già espresso questo desiderio alla nostra redazione?

“Dai, vediamo…”

Balli, Del Grosso

“Alessandro!!! Ci siamo incrociati lo scorso anno mentre lui allenava l’Agnonese. Allenare la Salernitana immagino che sia il sogno di un bel po’ di gente che fa questo mestiere”.

Passiamo alla Salernitana di oggi. Te l’aspettavi così in alto?

“Più che aspettarmelo, lo aspettavo da tempo. Ho seguito tutta la cavalcata dalla serie D e non vedo l’ora che arrivi in serie A. Salerno non merita di vivacchiare in serie B, è una piazza che deve stare in massima serie. E credo che Lotito ci possa riuscire, ne capisce di calcio ed è uno scaltro”.

Sabato si va a Cesena. Com’è questa squadra?

“Il cambio di allenatore ha permesso di prendere consapevolezza sull’impossibilità di giocare in un certo modo. Si cercava di più il palleggio in un contesto tecnico inferiore rispetto, invece, alla furia agonistica che questa squadra è capace di mettere in campo. E questo si sposa benissimo con un mister come Castori”.

Sabato come sarà diviso il tuo tifo?

“Non tanto perché ci ho giocato, poiché ero proprio giovane quanto, invece, per i natali, si equipara un po’ la bilancia. Spero in un pareggio”.

Tu lo sai che la Salernitana ha pareggiato già otto delle tredici partite fin qui disputate? 

“Un pareggio contro questo Cesena, però, non sarebbe male…”.

Va bene. Ce lo mandi un bel saluto?

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Lino Grimaldi Avino
Lino Grimaldi Avino
Lino Grimaldi Avino, giornalista, editore e scrittore. Ha lavorato presso Cronache di Salerno, TuttoSalernitana, Granatissimi ed è direttore di SalernoSport24. Alla radio ha lavorato presso Radio Alfa, e attualmente conduce due programmi sportivi a RCS75 - Radio Castelluccio, Destinazione Sport e Destinazione Arechi. Ha pubblicato due libri: Angusti Corridoi (2012) con la casa editrice Ripostes, e La vita allo specchio - Introspettiva (2020) con la Saggese Editori, con prefazione dello scrittore Amleto de Silva.

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