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Verso Salernitana-Brescia: a cinque sfide dalla fine

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Verso Salernitana-Brescia: a cinque sfide dalla fine

La vittoria non arriva dal 25 marzo, e la Salernitana, nelle ultime 10 partite, ha raccolto soltanto 12 punti. Dall’ambizione playoff all’incubo playout il salto è stato relativamente breve, e ora la distanza che separa la squadra campana da un finale di stagione piuttosto complicato è soltanto di quattro punti. E’ per questo, probabilmente, che Claudio Lotito, presidente del club, ha deciso di affidarsi ad un aiuto… sovrannaturale. Il patron granata avrebbe infatti chiamato un esorcista per benedire la squadra con acqua santa. Non è la prima volta, peraltro, che il presidente ricorre a sistemi piuttosto stravaganti: durante la gestione Pioli di qualche anno fa, alla Lazio, il n.1 biancoceleste si affidò a Memehir Girma per allontanare gli spiriti maligni. Cinque partite ancora da disputare, prima di far calare il sospirato sudario sul terzo precario campionato cadetto targato Lotito-Mezzaroma-Fabiani. Una stagione che, al netto di sgradevoli e ansiogeni ingressi in zona play out, sarà ricordata in positivo solo per la doppia affermazione contro i cugini avellinesi. Per il resto, tanta noia ad avviluppare il collettivo senso di frustrazione ed impotenza che accompagna le gesta settimanali dell’undici granata. Una salvezza da blindare in casa. Arechi crocevia della serie B per la Salernitana, tornata a guardarsi le spalle dopo una flessione pericolosa nel mese di aprile. Cinque partite al termine del campionato, di cui tre da giocare tra le mura amiche. Domani c’è il Brescia, sette giorni dopo la Virtus Entella e in mezzo, nell’ultimo turno infrasettimanale di questa stagione senza tregua, la trasferta del primo maggio a Perugia. Insomma, la squadra di Colantuono è chiamata a pigiare il piede sull’acceleratore per arrivare alla coda finale, prima a Foggia e poi di nuovo in casa contro il Palermo, con già in tasca l’aritmetica certezza di aver scongiurato il pericolo playout. È un obiettivo possibile a patto che si capitalizzi al massimo il fattore campo, che quest’anno ha inciso troppo poco, se si considera che la Salernitana all’Arechi ha raccolto appena 24 dei suoi 44 punti totali, e che solo cinque formazioni cadette hanno fatto peggio per rendimento interno.

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