sabato 20 04 24
spot_img
HomeSalernitanaVentura torna sui granata: "Non eravamo partiti per vincere il campionato"
spot_img

Ventura torna sui granata: “Non eravamo partiti per vincere il campionato”

spot_imgspot_img

Gian Piero Ventura torna a parlare dei granata e non solo: dalla Nazionale ai giorni nostri mister Libidine non dimentica

ventura-salernitana

Gian Piero Ventura torna a parlare dei granata e, dopo tre anni dall’eliminazione dai Mondiali 2018 in seguito a Italia-Svezia. Lo ha fatto ai microfoni di Fanpage.it dove ha toccato tanti argomenti tra cui l’attualità riguardo l’emergenza sanitaria in atto per via del Covid-19. Ventura sull’esperienza della Nazionale ha dichiarato: “È stata una partita segnata in partenza, perché l’ambiente era estremamente negativo. Ricordo invece con più sofferenza l’andata, in cui abbiamo perso 1-0 senza aver subito un tiro in porta. Io sinceramente quella gara di Milano l’ho cancellata dalla mia memoria”.

Ventura: “Mi hanno chiesto di dare una mano”

ventura-salernitana

Non può non mancare il tema Ventura-Salernitana: “A Salerno hanno funzionato molte cose. Non eravamo partiti per vincere il campionato. La Salernitana arrivava da una salvezza conquistata ai rigori ai playout, con una squadra devastata dal punto di vista psicologico e una società in forte difficoltà. Mi hanno chiesto di dare una mano, perché ho molti amici lì, e l’ho fatto con piacere. Non posso pensare che qualcuno dica che la mia è stata una stagione negativa, quando un giocatore reduce da due retrocessioni consecutive in C a gennaio rifiuta 9/10 milioni di euro, o quando Akpa Apro oggi gioca in Champions League dopo essere stato in squadra con noi, o quando giocatori che venivano dalla C sono stati mandati in Under 21. L’unica cosa che c’è mancata è stato l’accesso ai playoff”.

coronavirus-bundesliga-pallone-mascherina
Foto: Goal.com

Ventura continua parlando dell’attuale situazione sanitaria in termini di tamponi e sul suo futuro: “Mi mette tristezza, perché è un calcio che non è calcio. Senza pubblico è un calcio senza entusiasmo. È un calcio in cui gli allenatori hanno avuto pochissimo tempo per programmare e lavorare, un calcio di positivi che quindi sfalsano completamente qualsiasi tipo di programmazione. Ho avuto 2/3 possibilità, ma dopo il lockdown e dopo il campionato scorso per la prima volta ho sentito un po’ di stanchezza e ho scelto dopo tanti anni di recuperare”.


Potrebbe interessarti anche

spot_img
spot_img
spot_img

Notizie popolari