Gian Piero Ventura nell’intervista rilasciata a “Pianeta Serie B”, parla della Salernitana, di Cerci e degli allenatori del campionato cadetto.
Ventura: “La Salernitana può restare lì fino alla fine”
Gian Piero Ventura è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, nella scorsa stagione ha guidato la Salernitana nel campionato 2019-2020. Nell’agosto dello scorso anno annuncia le dimissioni a causa del mancato raggiungimento dei play-off. Ecco la sua intervista a cura di Alessio D’errico.
La Salernitana può andare in A?
“La Salernitana ha in rosa calciatori completamente compatibili alle idee di Castori e credo che siano stati quasi tutti già allenati dal tecnico in precedenti esperienze. I granata stanno facendo benissimo, magari non sul piano del gioco, ma sul piano dell’applicazione, dei risultati e della determinazione che rispecchia l’immagine dell’allenatore. La Salernitana resta una mina vagante: lo scorso anno non siamo entrati ai playoff e di quella squadra ne son rimasti in pochissimi. Non mi stupirei se la Salernitana dovesse restare lì sino alla fine: poi se riuscirà ad andare in Serie A glielo posso augurare ma non lo posso sapere. È una squadra di categoria che gioca come la Serie B impone di giocare: l’obiettivo dichiarato è quello della Serie A e la passione che c’è a Salerno meriterebbe la possibilità di rifare la Serie a ed il mio augurio è questo”.
Cosa non è andato nel verso giusto nell’esperienza di Cerci a Salerno?
“Quando è arrivato a Salerno era reduce da due anni di inattività ed abbiamo provato a fare una scommessa a costo zero. Purtroppo non è avvenuto tutto ciò, però era un rischio calcolato quando si è deciso di prenderlo. Cerci è stato anche sfortunato perché si è infortunato un paio di volte nel momento in cui era vicino al recupero. Dopo il Torino si è perso perché ha fatto una scelta sbagliata. È andato all’Atletico Madrid, nell’unica squadra al mondo dove le sue caratteristiche non erano adatte in quanto Simeone fa un tipo di calcio completamente diverso”
In questa prima parte di stagione ci son stati tecnici che l’hanno colpita?
“Io sugli allenatori aspetterei prima di trarre giudizi. Ritengo che il valore lo si dimostri cambiando piazza e continuando a fare bene. Chi fa bene in un solo posto è sicuramente bravo ma per fare un discorso di carriera a lungo raggio credo bisogni vedere il rendimento alla guida di diverse squadre.
Quest’anno ci sono allenatori molto chiacchierati come Dionisi, partito con l’obbligo di vincere a Empoli e che per ora sta centrando l’obiettivo. Mi incuriosisce molto il Cittadella di Venturato: è una squadra che vende molto e riparte da zero e ogni anno è la mina vagante del campionato. Il Monza, dopo qualche difficoltà di adattamento, ha affrontato la Salernitana vincendo con un atteggiamento da categoria superiore: è un’altra formazione partita per vincere. Qualche squadra è leggermente dietro come il Frosinone, ma penso abbia come unico obiettivo la promozione. Solo il Brescia è in ritardo dopo un inizio difficile anche per le vicissitudini interne. Credo sia un campionato estremamente piacevole da vedere, che potrebbe essere sorprendente nel prosieguo”.