Stadio “Penzo”, Venezia. Quanti ricordi per la torcida granata. Venezia, in un verso o nell’altro, ha significato tanto per i colori della Salernitana, ricordi ormai consegnati alla storia.
I ricordi granata legati a Venezia-Salernitana
La Salernitana ha giocato a Venezia, in serie B, in altre 14 occasioni. Bisogna dirlo: quasi mai favorevoli, anzi. I granata le hanno quasi sempre prese. Ma quelle rare occasioni in cui hanno portato il risultato a casa, è stato un trionfo. Uno su tutti porta nella data un ricordo indelebile, quello del 14 dicembre 1997. Ed era, forse, la Salernitana più forte di tutti i 100 anni di storia granata.
Il campionato di Serie B 1997-1998
C’era la volontà, e quando c’è… il volere è potere come quell’amato coro, “Il potere deve essere granata”. È la 14ª giornata di campionato, l’ippocampo e la serenissima viaggiano che è una bellezza da vedere. Due squadre che annientano gli avversari. Non sono in trincea, loro sono due armate che si stanno andando a prendere la massima serie. Delle due la più consapevole dei propri mezzi appare essere proprio il Venezia. Non a caso sono proprio i granata a temere l’avversario, quanto meno di certo lo sono i tifosi. La storia della Salernitana al “Penzo” parla chiaro, mai una gioia. Fino a quel momento 7 sconfitte su 9 partite.
Quel giorno qualcosa cambia
Indelebile quel giorno così come tutto il campionato che portò una città intera in Serie A. La truppa di Delio Rossi arrivò a Venezia attardata in classifica, ma proprio una vittoria le avrebbe consegnato il primo posto. Ma anche i tre punti sembravano qualcosa di troppo più grande. Questo perché nei campionati precedenti troppo spesso la Salernitana era rimasta scottata da promozioni sfumate sul filo di lana. Ma quel giorno, in quel 14 dicembre, c’erano in campo capitan Breda, i fratelli Tedesco, Marco Di Vaio e Renato Greco. E furono proprio loro due a segnare le sorti del match. Di Vaio la sbloccò con una rasoiata da calcio di punizione. Nel secondo tempo si superò con il gol più bello di tutto il campionato. A nove minuti dalla fine il gol del bomber di scorta, Greco.
Il Tabellino del match
I tifosi
E tanti erano anche i tifosi giunti in riva all’isola di Sant’Elena dove affiora il piccolo stadio del capoluogo lagunare. Il settore ospite dello stadio “Penzo” si riempì fino all’orlo. Fu in quel momento che, probabilmente, si buttarono le basi per una amicizia con la tifoseria rivale, poi suggellata con la contemporanea promozione in Serie A di entrambe le squadre.