Una partita con ben dieci cartellini gialli sventolati quella diretta dall’arbitro, Daniel Amabile, in Venezia-Salernitana. Una direzione, la sua, che ha lasciato più di qualche perplessità nel complesso.
La partita dell’arbitro
Ha fatto un po’ storcere il naso la designazione arbitrale del sig. Amabile. Il motivo è presto detto: nativo di Valdagno in provincia di Vicenza, in Veneto. È bastato questo a far pensare, in malafede, alcuni utenti sui social, con la paura di una designazione arbitrale un po’ troppo “territoriale”. Il direttore, invece, di gara ha svolto una partita tutto sommato non troppo incisiva.
Dieci in tutto i cartellini gialli sventolati durante il match. Qualcuno di troppo forse e qualcuno magari non estratto per la seconda volta come i falli repentini di Kiyine e Zuculini. Un giallo se lo becca anche Ventura, colpevole di aver messo un piede fuori dall’area tecnica. Qualche incertezza sul gol annullato a Giannetti: l’attaccante granata pare millimetricamente in linea con l’area di rigore e col difensore ultimo della retroguardia di casa. Fatto sta che il guardalinee comunica la decisione della rete annullata all’arbitro e si ricomincia.
Lascia andare troppo il gioco in alcune fasi e applica lo stesso metro di giudizio su alcuni falli di troppo ai danni di Di Tacchio. Nella ripresa il Venezia reclama un calcio di rigore per fallo di mano di Di Tacchio su cross di Fiordaliso. Il signor Amabile dice che è tutto regolare. Tutto sommato una gara abbastanza attenta anche se qualche decisione forse un po’ troppo lasciva per alcuni versi, un po’ troppo severa per altri.
Arbitro: Daniel Amabile di Vicenza
Assistenti: Scatragli e Grossi
IV uomo: Ayroldi