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Un omaggio al capitano Franck Ribéry

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Ecco un omaggio alla carriera di Franck Ribéry: uno dei migliori calciatori al mondo nel ruolo di ala sinistra. Attualmente gioca nella Salernitana, in cui riveste il ruolo di capitano grazie al suo talento e alla sua carriera.

Un omaggio alla carriera di Franck Ribéry

Ribéry, calciatore francese classe 1983, è cresciuto prima nelle giovanili del Lille e poi del Boulogne, squadra con la quale ha debuttato tra i professionisti. Successivamente ha giocato una sola stagione con diverse squadre: Olimpique Alés, Brest, Metz e Galatasaray.

Tornato in Francia ha giocato due stagioni al Marsiglia, dove è stato notato dal Bayern Monaco, il club più importante della sua carriera, che l’ha acquistato per 30 milioni di euro, cifra non da poco per l’epoca. Con la squadra tedesca ha giocato dal 2007 al 2019. Ha inoltre vestito la maglia della Nazionale Francese, con cui ha raggiunto la finale nel 2006 persa poi contro l’Italia.

La stagione più importante della sua carriera l’ha vissuta nel 2012-2013, in cui ha vinto non solo il triplete (Champions League, Bundesliga e Coppa di Germania), ma anche: Coppa del mondo per club, UEFA Best Player in Europe, Calciatore francese dell’anno per France Football, Globe soccer awards, Pallone d’oro della Coppa del mondo per club FIFA, ed è stato inserito nella “squadra ideale” vincendo il FIFA FIFPro World XI.

In 12 stagioni al Bayern Monaco ha vinto in totale: 9 Bundesliga, 6 Coppe di Germania, 5 Supercoppe di Germania e 1 Coppa di Lega, 1 Champions League, 1 Supercoppa UEFA e 1 Coppa del mondo per club. Con altre squadre ha vinto: Coppa di Turchia (Galatasaray) e Coppa Intertoto UEFA (Olimpique Marsiglia)

E dopo la carriera un omaggio al carattere e alle caratteristiche di Franck Ribéry

Nella sua carriera ha all’attivo 151 gol, è dotato di ottima tecnica, grande dribbling ed eccellente assistman. Ma lasciamo parlare le immagini:

Oltre al gran talento è dotato anche di uno straordinario carattere, come del resto testimonia la sua storia. Abbandonato da piccolo in un convento dai suoi genitori naturali, è stato accolto da una nuova amorevole famiglia, ma ha dovuto fare i conti con diverse difficoltà. Un evento che lo ha particolarmente segnato è stato un bruttissimo incidente stradale, subito quando aveva solo due anni. Venne sbalzato dall’autovettura e l’impatto gli lasciò delle cicatrici evidenti sul volto. In un’intervista disse: “Nessuno mi guardava o mi giudicava per le mie qualità tecniche. Tutti, e quando dico tutti non escludo nessuno se non i miei genitori, commentavano il mio aspetto fisico e giudicavano dall’alto delle loro conoscenze la bruttezza del mio viso dovuta ovviamente alla ferita. Le offese degli altri ragazzi erano dolorose, ma quelle che facevano più male erano quelle degli adulti che dall’alto della loro maturità mi giudicavano con lo sguardo“.

Il calciatore non ha mai voluto far ricorso alla chirurgia estetica e da questo si può comprendere la sua forza. Ecco le sue parole: “Non mi sottoporrò mai alla chirurgia estetica e sapete perché? Perché questa ferita fa parte di me. Mi ha forgiato e reso un uomo migliore e non intendo per nessun motivo al mondo cancellarla“.


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