Udinese e Salernitana si sono affrontate per i sedicesimi di finale di Coppa Italia. Di seguito, le pagelle e una breve sintesi della partita del Bluenergy Stadium che ha decretato l’avversario dell’Inter agli ottavi di finale.
Udinese-Salernitana: granata ingenui e friulani avanti
Parola d’ordine: turnover. Il campionato ha la precedenza, ragion per cui i due allenatori hanno adoperato pesanti rotazioni per gestire le forze.
Runjaic rivoluziona completamente l’undici iniziale rispetto a quello sceso in campo domenica a Roma, mantenendo comunque il 3-5-2 di base. Esordio dal 1′ per il portiere romeno Sava. Davanti a lui, Abankwah, Bijol e Toure compongono il trio centrale di difesa. A centrocampo, Rui Modesto e Zemura ad agire sulle fasce, mentre la cerniera centrale viene completata da Lovric, Zarraga e Payero. In attacco, a sorpresa, Iker Bravo va ad affiancare Lucca.
Da questo punto di vista, Martusciello non è da meno. Nel 4-3-3 pensato dal tecnico ischitano, difesa completamente rivoluzionata davanti a Fiorillo: Ghiglione, Ruggeri, Velthuis e Jaroszynski. Nel centrocampo a tre, Hrustic agisce da vertice basso dietro a Tello e Soriano. In attacco, Simy supportato sulle fasce dal rientrante Kallon e da Dalmonte.
I friulani provano a comandare le operazioni, ma la Salernitana crea densità nella propria metà-campo e riesce a difendere con ordine per gran parte della prima frazione. Dopo 3′, la prima occasione della partita ed è di marca Udinese: Iker Bravo converge da sinistra e fa partire un rasoterra dal limite che esce di poco sul fondo. La risposta della Salernitana arriva al 10′: punizione di Hrustic e doppio tentativo di deviazione di Velthuis e Jaroszynski che non spaventa Sava. Al 20′, però, l’Udinese sblocca la partita: corner profondo di Lovric raccolto da Iker Bravo che va al tiro, la difesa respinge e, sulla successiva ribattuta, Bijol vince un rimpallo e infila dal limite Fiorillo con un rasoterra imparabile per l’1-0.
Lo sbloccamento del risultato espone i granata al contropiede e, al 23′, l’Udinese sfiora il raddoppio con la conclusione alta di Zarraga su assistenza di uno scatenato Iker Bravo. A sorpresa, però, la Salernitana trova il pareggio al 25′ con Simy. Il nigeriano sfrutta l’assist di Hrustic dopo un recupero prezioso di Jaroszynski su Lovric, piazzando il pallone all’angolino con una precisa conclusione a giro. Il gol non scompone l’Udinese che al 26′ sfiora il nuovo vantaggio con il rasoterra di Payero deviato in angolo da Fiorillo. Grande occasione per la Salernitana al 36′, con il rasoterra a giro di Kallon al termine di un’azione insistita in area friulana che viene provvidenzialmente respinto da Abankwah.
Momento chiave al 42′: Velthuis colpisce Payero in area in maniera ingenua e Cosso fischia calcio di rigore con l’aiuto del VAR. Dal dischetto, Lucca piega le mani di Fiorillo e realizza il 2-1 al 44′. Nell’occasione, Payero è pure costretto a lasciare il terreno di gioco per fare spazio ad Ekkelenkamp.
Nella ripresa, l’Udinese trova subito il modo per realizzare il terzo gol al 47′ proprio con Ekkelenkamp. L’olandese riceve un pallone comodo dalla destra di Rui Modesto, ben innescato da Zarraga, e appoggia in rete il più facile dei 3-1.
La Salernitana prova a reagire, ma fa fatica a creare grattacapi dalle parti di Sava. Martusciello fa rifiatare Dalmonte e Hrustic al 55′ per fare spazio a Verde e Maggiore. Al 60′, Runjaic opta per altri due cambi: fuori Lovric e Lucca, dentro Atta e Davis. La buona occasione per i granata per poter riaprire la partita arriva al 64′, con il colpo di testa di Simy fuori di un soffio su invito al bacio di Tello. Martusciello, al 65′, si gioca la carta Torregrossa al posto di Soriano per aumentare il peso offensivo. A guadagnare campo, però, è l’Udinese, che cerca il quarto gol con conclusioni dalla distanza di Iker Bravo e Rui Modesto che non sortiscono l’effetto sperato.
Martusciello opera gli ultimi cambi al 75′, facendo entrare Amatucci e Braaf al posto di Simy e Kallon. All’82’, Ekkelenkamp stende in area Maggiore e l’arbitro Cosso non ha dubbi nel fischiare il rigore per i granata. Dal dischetto, però, Torregrossa si fa ipnotizzare da Sava che interrompe una serie di otto realizzazioni consecutive. All’85’, ultimi cambi per Runjaic: fuori Toure e Abankwah, dentro Ebosse e Palma.
Nel finale ci prova Jaroszynski in mischia ad accorciare ulteriormente le distanze, ma Sava disinnesca anche questa, regalando un finale di partita tranquillo all’Udinese anche in virtù dell’espulsione di Maggiore. Al triplice fischio, i friulani festeggiano la conquista degli ottavi di finale e il diritto di affrontare l’Inter, mentre la Salernitana saluta la competizione ricevendo indicazioni incoraggianti.
Le pagelle dei granata: segnali importanti da Ruggeri, Hrustic e Simy
Fiorillo – Su Payero nel primo tempo compie un grande intervento e non ha colpe specifiche sui gol, ma con i piedi non riesce mai a dare sicurezza al reparto difensivo. Diversi sono stati i disimpegni errati del portiere ligure, di cui uno che ha costretto Ruggeri a spendere un giallo evitabile. 5,5.
Ghiglione – Primo tempo molto accorto con avversario rapido e fastidioso come Zemura. Nella ripresa, l’ex Cremonese ha mostrato maggiore coraggio in fase di spinta, riuscendo anche ad arrivare al tiro. Giocatore affidabile. 6.
Ruggeri – All’esordio assoluto tra i grandi, il giovane centrale parte in maniera timida e cresce alla distanza con un secondo tempo tra l’incoraggiante e il sontuoso. Non sarà il nuovo Nesta, ma è un giocatore su cui Martusciello può fare tranquillamente affidamento nelle rotazioni in difesa. 6,5.
Velthuis – Qualcuno salvi psicologicamente questo ragazzo. Tanti, troppi errori dal suo arrivo in Italia e il rigore su Payero è un’ingenuità di quelle clamorose arrivata in una fase di stanca della partita. 4,5.
Jaroszynski – Tanta grinta e determinazione da parte del polacco. Dà lui il La all’azione del momentaneo 1-1 granata con il pallone recuperato in pressione su Lovric. Il neo, però, è in occasione del 3-1 friulano: è lui a perdersi l’autore dell’assist Rui Modesto sull’imbucata di Zarraga. Alti e bassi per lui. 6.
Tello – Ha alternato cose buone col pallone tra i piedi ad altre meno buone, soprattutto in fase di non possesso. Giocatore che ha doti importanti, ma raramente riesce a metterle al servizio della squadra. 5,5.
Hrustic – I maggiori pericoli della Salernitana nascono tutti dai suoi piedi. Suo, infatti, l’assist per il gol di Simy. Per il resto, gestione pulita e ordinata del pallone e dei ritmi. Giocatore che può rivelarsi importante nel prosieguo della stagione. 6,5. Dal 55′ Maggiore – Ha il grande merito di essersi procurato il rigore della speranza. Per il resto, tanta densità a centrocampo ed inserimenti atti a creare superiorità numerica in avanti. Ingresso positivo il suo, almeno fino all’espulsione nel finale. 5,5.
Soriano – La condizione fisica non è delle migliori e, infatti, l’italo-tedesco è apparso spesso e volentieri in affanno sia nell’accompagnare l’azione in attacco che nel ripiegare all’indietro. 5,5. Dal 65′ Torregrossa – Ha tra i suoi piedi l’occasione migliore per riaprire il match, ma il rigore del venezuelano è facile preda di Sava anche per via di un’esecuzione tutt’altro che memorabile. 5.
Kallon – Non un rientro particolarmente trionfale per il sierraleonese: mai pericoloso e non uno spunto degno di nota, se non per un rasoterra salvato dalla retroguardia friulana. Rimandato. 5. Dal 75′ Braaf – Da buon ex della partita ha cercato di ravvivare la partita con i suoi spunti sulla sinistra, anche se raramente è riuscito a pungere. 6.
Dalmonte – Evanescente. Pochi palloni toccati e spunti prettamente inesistenti. Il lungo stop in estate non gli ha fatto bene. 5. Dal 55′ Verde – Ingresso impalpabile il suo: non una giocata e né tantomeno un’idea. Sembrava quasi svogliato, anche se ha potuto più il passo notevolmente più rapido di Zemura. 5,5.
Simy – Solite difficoltà nella difesa del pallone, ma il destro a giro che ha permesso ai granata di pareggiare momentaneamente i conti è roba per palati fini. Ha avuto l’occasione per la doppietta nella ripresa, mancata per questione di centimetri. 6,5. Dal 75′ Amatucci – Ingresso atto a rinforzare il centrocampo, ma il suo apporto non è stato particolarmente incisivo. 6.
Martusciello – Turnover che richiedeva risposte importanti dalla rosa. Alcune le ha avute, altre un po’ meno. Nel complesso, partita preparata non in maniera ottimale, soprattutto in ottica cambi, dove non si è capito se il reparto bisognoso di rinforzi fosse più il centrocampo o l’attacco. 5,5.