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Caso Palermo: il presidente si astiene dal giudizio! Udienza rinviata al 29 maggio

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Il Palermo è a Roma per chiedere giustizia. Partito anche l’hashtag #giustiziaperilpalermo che in poche ore ha raggiunto anche i trend topics di Twitter.

Caso Palermo: il presidente si astiene dal giudizio! Udienza rinviata al 29 maggio

Ore 17:30 – Sergio Santoro (presidente della Corte Federale d’Appello) ha comunicato la propria astensione a causa di un articolo pubblicato quest’oggi da Repubblica, in cui si metteva in dubbio la sua correttezza e la sua serenità di giudizio. Era disponibile, per ricostituire il collegio, un quinto giudice che però si è detto non a conoscenza degli atti: da qui la decisione di rinviare l’udienza al 29 maggio.

Ore 17:15 – Il presidente della corte federale d’appello si astiene dal giudizio! Udienza rinviata al 29 maggio! A causa del coinvolgimento che vi avevamo elencato già in mattinata, secondo cui, Sergio Santoro, risulta indagato insieme ad altre trenta persone per presunti casi di corruzione al Consiglio di Stato, ebbene, la poca tranquillità del momento ha fatto si che l’udienza venga rinviata al 29 maggio con un nuovo organico e di conseguenza un nuovo presidente.

Ore 16:40 – Tutti presenti all’appello gli addetti ai lavori. All’udienza i legali rosanero, la Procura Federale ma anche i legali di Benevento (rappresentato da Edoardo Chiacchio) e Salernitana (rappresentata da Gianmichele Gentile). Entrambi i club intendono costituirsi come terzi controinteressati alla decisione sul Palermo. A tenere banco nel frattempo è anche la decisione del Tar del Lazio di sospendere in via cautelare la delibera di Lega che annulla i playout, che, secondo i giudici, potrebbe configurare una disparità di trattamento. L’udienza d’appello è comunque cominciata. Al di fuori del contesto giuridico, un gruppo di tifosi è rimasto all’esterno dell’edificio per continuare i propri cori. Secondo indiscrezioni “la Procura federale conferma le proprie accuse di irregolarità gestionali, mentre i rosa hanno integrato la propria memoria difensiva eccependo le motivazioni pubblicate dalla Cassazione, con i giudici della Suprema corte che ritengono non fittizia l’operazione Mepal – Alyssa”.

Tra poco si inizia

Ore 15 – Iniziata l’udienza preliminare di raccolta dati del Palermo presso la Corte Federale d’Appello. La sentenza non arriverebbe nella serata di oggi, come tutti si aspettavano, ma probabilmente domani.

Ricapitolando

Il Tar del Lazio ha bloccato in maniera cautelativa la delibera della Lega B riguardante l’annullamento dei playout, fino al 28 maggio. Il tutto perché il Palermo conoscerà il proprio destino con la sentenza della Corte Federale d’Appello che si sta riunendo. La decisione arriverà entro domani. Se dovesse essere confermata la retrocessione per i rosanero, il Foggia dovrà dunque attendere il 28 maggio per sapere l’esito dell’annullamento dei playout al TAR. Se invece i rosanero dovessero essere riammessi al campionato, i playout si disputerebbero sicuramente tra Salernitana e Venezia con il Foggia retrocesso in Serie C come avvenuto sul campo.


Ore 14:50 – La Curva Nord 12, anch’essa presente alla manifestazione, ha espresso il proprio dissenso attraverso cori, striscioni e non solo. Anche dei volantini sono stati distribuiti a coloro che si trovavano sul posto: “Palermo non chiede clemenza, solo giustizia!”, il messaggio ben chiaro. Di seguito il testo integrale.
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Il Palermo chiede giustizia: il Tar accoglie l’istanza del Foggia! LIVE

Ore 14:45 – Il Foggia, a cui è stato rigettato il ricorso per la ridefinizione della penalizzazione di 6 punti attribuitagli lo scorso anno, può tornare a sperare. Le sorti dei pugliesi dipendono dalla sentenza di secondo grado che la Corte Federale d’Appello emetterà merito al processo riguardante il club rosanero. Nel caso in cui il verdetto del TFN sui rosanero venisse ribaltato il Foggia sarebbe ugualmente retrocesso, come sentenziato sul campo, e a disputare i playout sarebbero Venezia e Salernitana.

Ore 14:30 – Il Tar accoglie l’istanza del Foggia: “Considerato che sussistono le ragioni di estrema gravità ed urgenza richieste per la concessione della misura cautelare monocratica. Il verbale impugnato, in immediata asserita esecuzione della decisione del T.F.N resa nel C.U. n. 63/2019, ha determinato il non luogo a procedere dei play out per il campionato di serie B, in quanto la quarta compagine retrocedenda sarebbe stata individuata “iussu iudicis” nella compagine US Città di Palermo s.p.a.. La modifica della graduatoria del campionato, a seguito della retrocessione della squadra del Palermo, in realtà, provoca uno scorrimento che ha come effetto quello di permettere la disputa dei play out a squadre diverse rispetto a quelle individuate nella precedente graduatoria, le quali, per effetto dello scorrimento medesimo, si trovano nelle posizioni di quart’ultima e quint’ultima; Il citato verbale ha, in tale ottica, attribuito valore alla retrocessione della squadra palermitana, nell’ambito della graduatoria, disponendo la possibilità per la A.C. Perugia Calcio di disputare i play off, ancorché essa non fosse collocata in posizione utile prima della retrocessione del Palermo; Appare, pertanto, configurabile una situazione di disparità di trattamento nell’ambito delle modifiche alla medesima graduatoria. Ritenuto, conclusivamente, sussistente un pregiudizio grave ed irreparabile per la parte ricorrente a cui sarebbe da subito preclusa la possibilità di disputare i play out e quindi avere la chance di permanere nella serie B; considerato che la stagione sportiva è nella fase finale ed è necessario preservare le condizioni sportive ed agonistiche della squadra per sostenere le partite di play out, che non possono avvenire nell’imminenza dei nuovi campionati di calcio. P.Q.M. Accoglie la domanda cautelare. Fissa per la trattazione collegiale la camera di consiglio del giorno 11 giugno 2019. Il presente decreto sarà eseguito dall´Amministrazione ed è depositato presso la Segreteria del Tribunale che provvederà a darne comunicazione alle parti. Così deciso in Roma il giorno 23 maggio 2019”.


Inizia la protesta dei tifosi

Ore 13 – Tifosi in visibilio tra cori contro Lotito, a favore della città e soprattutto del “cuore Palermo” che “merita rispetto”. Fumogeni e striscioni contro Lega B, Balata, Lotito e tutti i “reduci” di aver spedito in C e mortificato una città intera.

Il Palermo chiede giustizia: sospeso annullamento playout (aggiornamenti)

Ore 12 – Il Tar del Lazio ha sospeso l’annullamento dei playout in attesa del verdetto sul caso Palermo. Il tutto viene rimandato al 28 maggio dove, sempre davanti al Tribunale, si ridiscuterà la situazione… ma è tutto strettamente legato a quello che sta succendo all’udienza dei rosanero. Come detto in mattinata, il Palermo chiede almeno una penalità di meno venti punti ma con permanenza in B. Se questa tesi venisse accolta, Salernitana e Venezia spedite ai playout. Si attende il verdetto finale (forse previsto in tarda serata o domani) e l’inizio non più tra le 14 e le 14:30 ma bensì intorno alle 16:30.

Ore 11:15 – Insieme ai tifosi rosanero, arrivati da tutta Italia, c’è anche l’attore Tony Sperandeo, famoso per svariati film. Anche lui ha voluto supportare l’iniziativa del Palermo Class Action rilasciando qualche personale dichiarazione: “perchè noi siamo qua? Per colpa di Zamparini che intanto viene assolto? E allora perchè questi signori del palazzo ci hanno estromesso da tutto? Perchè questo accanimento contro i tifosi e contro la città visto che ormai Zamparini non c’entra più niente? Mi aspetto almeno che ci diano la Serie B, anche con 20 punti di penalità”.

 

Ore 10 – A far parte del collegio giudicante sarà il presidente della Corte federale d’appello Sergio Santoro, come accennato prima. A completare la composizione del collegio saranno il presidente della prima sezione, Gianpiero Paolo Cirillo (presidente di sezione presso il Consiglio di Stato); il vice presidente di sezione Salvatore Mezzacapo (consigliere del Tar del Lazio e docente presso la scuola Centrale dell’Economia e delle Finanze). I componenti saranno Ivan De Musso (ex Presidente della Corte dei conti del Lazio), Gabriele De Sanctis, Umberto Maiello e Laura Vasselli (avvocata e docente universitaria).


Il Palermo chiede giustizia: intanto il giudice indagato per corruzione

Ore 9 – E’ un’onda in un mare in tempesta, ormai, quello dove naviga il Palermo. Il giudice che decide sul caso Palermo è indagato per corruzione. Lo riporta anche la Repubblica: Sergio Santoro, risulta indagato insieme ad altre trenta persone per presunti casi di corruzione al Consiglio di Stato (la cui presidenza venne poi affidata a Filippo Giffi). Per tale indagine sono stati chiesti a gennaio altre 6 mesi di proroga, mentre procede un’inchiesta parallela a Messina.

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Il Palermo chiede giustizia: alle 14:30 l’udienza, ecco gli scenari possibili

Ore 8 – Sarà un altro giorno passato in appello per il club rosanero che a partire dalle 14:30 discuterà il ricorso presso la Corte di Giustizia Federale. Rosanero che sperano di ribaltare la sentenza in primo grado per poi (ri)attendere il verdetto nella giornata di domani. Attesa che consumano anche i tifosi rosanero partiti da ogni parte dello stivale pur di raggiungere la Capitale ed assistere insieme alle sorti del club.

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L’obiettivo dei legali è, ovviamente, quello di annullare la sentenza della retrocessione del club siciliano forte anche del deferimento inammissibile per Zamparini e sui procedimenti per Chievo e Foggia. In più ci sono le nuove garanzie bancarie dell’operazione Mepal-Alyssa.

Cosa chiede il Palermo?

Il Palermo chiede uno sconto di pena, che gli permetta quantomeno di mantenere la categoria pur partendo da una forte penalizzazione (si parla di un -20 che farebbe slittare i rosanero a 43 punti) ma la palla spetta alla Corte. In caso di conferma della retrocessione il Palermo perseguirà il suo metro di giudizio rivolgendosi al Coni e alla Giustizia Ordinaria, facendo cosi bloccare l’inizio e la fine dei campionati.

La Salernitana resta vigile, ma sarà interessata come terza parte, e spera nella conferma della salvezza in Serie B.

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