Sabato di campionato per la Givova Scafati: i gialloblù di coach Boniciolli – costretto a rinunciare agli infortunati Blakes e Rossato – a Trento per una gara-chiave nella corsa ai play-off.
Un altro finale senza gloria per la Givova Scafati
Il deja-vu è la cifra distintiva della Givova Scafati versione 2023-2024: una poderosa uscita dai blocchi, propositi di fuga spesso frustrati, lunghi ed estenuanti tira e molla con gli avversari in rimonta prima della resa.
E così, il quintetto dell’Agro lascia per strada due punti pesantissimi in casa della Dolomiti Energia Trento che, con ostinazione e perseveranza, ha avuto il merito di restare sempre agganciata alla partita, anche quando le percentuali da 3 punti le avevano voltato le spalle. 84-79 per la squadra allenata da Paolo Galbiati, che rafforza la sua posizione nella griglia play-off proprio a scapito della Givova, alla quale non restano che poche chances di conquistare un posto al tavolo più ambito della LBA.
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Partenza lanciata da una parte e dall’altra: Baldwin si scalda da 3 punti, annullando il primo, simbolico vantaggio ospite siglato da Julian Gamble (6-4). I salernitani fiutano l’aria di festa e piazzano due triple in serie con Mouaha – promosso nel quintetto-base al posto di Rossato – e Pinkins (9-13 dopo meno di 3′). L’energia non fa difetto ai trentini – e non solo per una questione di sponsor: Baldwin accende di nuovo la freccia dalla grande distanza. Vantaggio interno sul 14-13.
Dopo 4′ frenetici, i ritmi si abbassano di colpo a tutto vantaggio delle difese, che ne approfittano per anticipare il rientro dalle vacanze pasquali. Prevalgono le soluzioni in isolamento: Hubb e Forray colpiscono dalle retrovie, Robinson punisce in velocità la difesa di casa, segnando 5 punti di fila appena prima del gong. Scafati avanti di 2 lunghezze: 20-22.
Mentre la Dolomiti Energia si affossa con le sue stesse mani, ostinandosi a tirare dall’arco, la Givova privilegia la via della concretezza, privilegiando il gioco sugli interni: Gamble lavora silenziosamente dietro le quinte, agevolando le sortite al ferro di Pinkins e Gentile: salernitani sul +11 (20-31 al 14′).
Gialloblù sul +6 a metà gara
Trento fatica non poco a uscire dall’angolo, anche per le evidenti difficoltà a rimbalzo: i punti di Grazulis e Cooke alleviano a malapena le difficoltà offensive dei bianconeri, che continuano a viaggiare a debita distanza dai battistrada (Robinson ancora a segno per il 29-37 ospite). Qualcosa cambia in vista del giro di boa: Mooney si sblocca dai 6.75, Grazulis coglie impreparata la difesa avversaria per due volte di seguito. Quando il riaggancio sembra imminente, ci pensa uno splendido Robinson a ristabilire le distanze con la tripla del 36-42.
In ogni caso, il vento comincia pian piano a cambiare: l’inserimento del 20enne Niang scuote la Dolomiti Energia, che si riabilita fino al -2 (40-42) firmato in coppia con Mooney. Trento seguita a rincorrere, ma senza successo (almeno per il momento): Pinkins cede il testimone a “Sek” Henry, che piazza la tripla del nuovo +7 (40-47). Altra pausa in difesa dei gialloblù, altro break tridentino: Hubb si vede poco, ma fa malissimo dalla distanza; Baldwin affonda il colpo in velocità, parità a quota 49.
Schierata a zona, la Givova Scafati mette la sordina agli avversari, che tornano a litigare con il ferro. Di contro, gli ospiti ricominciano a galoppare sull’asse Henry-Pinkins: prove tecniche di allungo sul 51-58. Galbiati allunga le rotazioni per risalire la corrente: il tabellone si muove soltanto a cronometro fermo, ma il 4/4 di Conti e Mooney regala ai bianconeri un confortante -4 (55-59) all’ultima pausa.
Baldwin decisivo nello sprint finale
A proposito di specialisti: l’ex EA7 Milano Alviti inaugura il quarto periodo con il tiro pesante del momentaneo -1. I buoni propositi dell’Aquila, però, si infrangono contro uno scatenato Robinson: 7 punti in fila per il veterano del Tennessee, 61-68 sul segnapunti con 8′ e passa da giocare. Gli uomini di coach Boniciolli non trova tuttavia il guizzo vincente per prendere il largo: la qualità dei tiri si abbassa drasticamente (un solo canestro dal campo in quasi 5′), la difesa presta il fianco agli esterni trentini: prima Forray, poi Mooney ritoccano lo scarto fino al 68-71.
Si arriva così al redde rationem: provata dalla lunga corsa di testa, Scafati arriva sul rettilineo finale con poche forze in corpo. Trento non si fa pregare e – con un portentoso Baldwin – ribalta il punteggio: 73-72 al 37′. L’uscita per 5 falli di Robinson azzoppa una volta di più Scafati, che comincia a trattare per la resa dopo la tripla di Baldwin allo scoccare dell’ultimo minuto. Gentile rompe il digiuno dal campo, ma troppo tardi: il 6/6 di Mooney e Niang – sommato al pesantissimo 0/3 di Henry, che avrebbe potuto riportare i suoi sul -1 a 11″ dalla fine – regalano a Trento una Pasqua che profuma di play-off.