La Tragedia di Superga tolse all’Italia non solo una squadra di calcio, ma molto di più. Il 4 maggio di 74 anni fa gli eroi del Grande Torino si arresero al fato, nessuno li ha mai però dimenticati.
La Tragedia di Superga
4 maggio 1949 – 4 maggio 2023, quest’oggi sono 74 anni dalla Tragedia di Superga che cambiò, inesorabilmente, il Mondo del Calcio. 74 anni fa, infatti, la squadra del Torino, rinominata Grande per la maestosità che esprimeva nel rettangolo di gioco, dovette arrendersi ad un’avversario imprevedibile: il destino. Di ritorno da una partita d’esibizione a Lisbona, proprio il destino decise di strappare via dal Mondo del Calcio quella squadra di Campioni. Campioni con la “C” maiuscola non solo per quello che riuscivano a dimostrare in campo, ma anche fuori dallo stesso. Era un calcio diverso da quello attuale, un calcio di valori e di sani ideali, dove la voglia di rivalsa dal buio della Seconda Guerra Mondiale veniva perfettamente incarnata nel Grande Torino. Un gruppo di uomini, prima che calciatori, capaci di distogliere l’attenzione del popolo verso un tema leggero come il calcio.
Erano da pochi minuti passate le cinque del pomeriggio quando l’aereo, che trasportava 31 persone, si schiantò sulla collina di Superga. Il pilota credeva di trovarsi ad una quota più elevata quando iniziò le manovre di atterraggio, ma non fu così. Delle 31 persone a bordo, 27 erano divise tra staff, calciatori e giornalisti, incluso il salernitano Renato Casalbore.
I record ancora ineguagliati
Il Torino di Valentino Mazzola, capitano e papà di un altro grande del nostro calcio, Sandro, riuscì a fare incetta di trofei. Cinque scudetti, una Coppa Italia e record su record che, a distanza di anni, ancora resistono allo scorrere del tempo. Al Grande Torino appartiene ancora il primato di reti realizzate in un solo campionato (125) e la gara vinta con lo scarto maggiore (10-0 all’Alessandria nel 1947). Da non dimenticare, inoltre, il filotto di gare casalinghe consecutive senza sconfitta, ben 88 dal 1943 al 1949.
Il Grande Torino, inoltre, detiene un primato difficilmente eguagliabile anche in chiave Azzurra; nel 1947, infatti, la Nazionale di Ferruccio Novo scese in campo con ben dieci giocatori su undici provenienti dal Torino, eccezion fatta per il torinese, ma juventino di maglia, Sentimenti IV.
Vinsero tutto ciò che c’era da vincere, escluse le coppe europee e le varie supercoppe nazionali. La UEFA, infatti, nacque nel 1954 e, fino ad allora, le competizioni continentali dovevano ancora debuttare.
In ricordo del Grande Torino
Nel corso degli anni la squadra granata non è mai stata dimenticata. Anno dopo anno iniziative, celebrazioni e commemorazioni tengono vivo il ricordo degli eroi, invincibili in campo ma sfortunati fuori da esso.
Anche la FIFA ha deciso di tenere vivo il ricordo del Grande Torino. Dal 2015, il 4 maggio, infatti, è stata indetta la “Giornata mondiale del giuoco del calcio” proprio per tener vivo il ricordo degli eroi di Superga.
Anche la società granata, ricorda i suoi campioni ed anche quest’anno, più forti del Coronavirus, il presidente Cairo ha reso omaggio al Grande Torino. Al link seguente, inoltre, il programma di celebrazioni in suffragio del Grande Torino dopo la Tragedia Superga.