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Torino-Salernitana, pagelle: pomeriggio disastroso per la banda granata!

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La Salernitana cerca a Torino i punti per smuovere la propria classifica: dopo le prime due giornate del campionato di Serie A 2021-2022 le due squadre sono appaiate in classifica alla tabella punti.

Torino-Salernitana: le pagelle dei granata

Sfida importante in chiave tre punti per Torino e Salernitana. Gli uomini di Juric sono molto più motivati nel cercare i tre punti e lo fanno vedere già dai primi minuti di gioco. Castori prova a difendersi ma anche le statistiche non sono dalla sua parte con un tabellino che recita zero conclusioni offensive create. Notte fonda per la Salernitana all’Olimpico di Torino.


Belec – viene meno la sua autorità in difesa e si vede rifilare tre palloni. Non sembra il “portierone” visto lo scorso anno sia per posizione tra i pali, sia per le uscite. Undici le reti subite in queste prime tre uscite. Involuzione mentale per lo sloveno. 4

Gyomber – nervoso fin dai primi minuti di gioco avendo davanti un Sanabria praticamente in forma. Palle alte, uno contro uno e contrasti sono il pane quotidiano del pomeriggio all’Olimpico ma non basta. Esce per evitare un rosso visto che Aureliano l’ha puntato ancor prima del cartellino giallo. 5 > Ribéry – entra per salvare il salvabile ma è ancora arrugginito nei meccanismi di squadra. Qualche lampo di luce per un paio di azioni offensive si vedono ma la squadra non gira da inizio campionato. S.V.

Strandberg – è un altro giocatore rispetto agli impegni con la nazionale norvegese. Non riesce a impostare nemmeno per il classico gioco dei granata, ovvero, palla in mezzo a spizzare. Stacca la spina dopo il terzo gol subito e si vede per il poker avversario granata. 5

Gagliolo – esordio da incubo per il pupillo del tecnico a lungo cercato durante la fase di mercato. Gioca prima nel terzetto difensivo a sinistra, poi con la difesa a quattro di fianco al norvegese. Sulle reti avversarie resta lì solo per fare numero, sul secondo gol è fuori tempo e lascia troppo spazio a Bremer. In evidente ritardo di condizione. 4

Kechrida – un primo tempo da incubo per il tunisino che si perde un paio di volte le falcate offensive di Ansaldi e non chiude il cross dello stesso argentino che fornisce l’assit al gol di Sanabria. Fuori tempo in fase difensiva e offensiva nel secondo tempo con Bonazzoli “costretto” a prendere il suo posto sulla fascia per cercare di creare qualche cross. 4

M. Coulibaly – Macchinoso, poco grintoso e a tratti da sonnifero. Ci si aspetta più dinamismo da lui e invece spesso ricorre alla ripartenza da dietro, non inventa lanci per i compagni nonostante azioni di ripartenza. Nel secondo tempo praticamente non scende in campo perdendo tre palle che potevano costare ancor più caro dello score finale del match. 4 > Schiavone – S.V.

Di Tacchio – è un altro campionato e il capitano non può andare a terra e lamentarsi sempre. Sfortunato nel colpo di testa, nel primo tempo, che becca il palo. Ha il ruolo di regista ma è troppo lento per sviluppare l’azione e spesso Linetty lo blocca sul nascere. 5

Obi – tre anni fa vestiva la maglia degli avversari e nel primo tempo sembra soffrire l’emozione. Non preciso nei calci piazzati, male nelle chiusure a centrocampo e nelle azioni di ripartenza. 4 > L. Coulibaly – grinta e forza fisica non bastano ma contro un centrocampo rognoso come quello avversario entra e fa sentire presenza e tacchetti spesso correndo senza senso a centrocampo. 4

Ruggeri – corsa, tanta corsa. Forse troppa. In un paio di azioni poteva anche tentare la conclusione in porta ma la sfortuna si abbatte su di lui giusto due minuti prima della fine del primo tempo: infortunato dopo una bella botta subita è costretto ad uscire. 5 > Ranieri – solo impegno per vincere i “fischi” di un ricordo legato al dito dalla piazza salernitana. Poteva chiudere meglio su Pobega ma sono troppi i dubbi su tutta la squadra. 5

Bonazzoli – effetto diesel per l’ex granata dove nel primo tempo è l’unico in attacco a muovere le carte… e finisce la benzina nel secondo tempo. Stava per far male alla sua vecchia squadra quando Milinkovic-Savic tenta di giocare troppo il pallone con i piedi mentre nel secondo tempo prova a fare l’esterno di destra. 5

Simy – nella prima da titolare con la maglia granata c’è da limare ancora la ruggine di condizione e non impensierisce troppo i difensori avversari. 4 > Djuric – entra e lo si vede subito protagonista di un colpo di testa ad appoggiare per qualcuno in attacco… che non c’è. Lotta tra le maglie avversarie ma è una partita da dimenticare per tutti. 5

Castori – così non va! Non si può scendere in campo e recitare sempre lo stesso copione. Palla lunga e pedalare. Lo sanno tutti ormai. Quarantacinque minuti passati solo a difendersi con lo score delle occasioni create e dei tiri in porta uguale a zero. La Serie A è un’altra cosa, così come lo sviluppo delle azioni, la lettura di gioco e la creazione di trame offensive. Cambi un pò tardivi ma soprattutto inspiegabili quando lascia in campo Di Tacchio e Kechrida. Bisogna svegliarsi e re-inventarsi! 4

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