sabato 27 04 24
spot_img
HomeFrontpageTorino-Salernitana, le pagelle dei granata: il centrocampo fa faville e l'esperimento Kastanos...
spot_img

Torino-Salernitana, le pagelle dei granata: il centrocampo fa faville e l’esperimento Kastanos è riuscito

spot_imgspot_img

Torino e Salernitana si sono trovate faccia a faccia all’Olimpico per la trentesima giornata di Serie A. Ecco le pagelle e un breve resoconto sulla gara dei granata di mister Sousa.

Torino-Salernitana: Vilhena e Sanabria certificano il sesto pari consecutivo per l’Ippocampo

Juric e Sousa puntano sull’effetto sorpresa. Il tecnico croato lascia fuori Vlasic in favore di Radonjic e punta su Miranchuk; il portoghese schiera Dia dall’inizio, affianca Nicolussi Caviglia a Vilhena in mediana e si gioca la carta Kastanos come tornante di fascia destra.


Ti potrebbero interessare anche:


La Salernitana parte forte e sblocca la gara già al 9′: Nicolussi Caviglia strappa il pallone dai piedi di Ricci e Bradaric ne approfitta per lanciare sul fondo Candreva con un colpo di tacco smarcante, cross dell’ex Sampdoria per la sponda di Piątek e piattone vincente di Vilhena dal limite dell’area che non lascia scampo a Milinkovic-Savic.

La partenza a razzo scuote un po’ il Toro, il quale rischia di subire un minuto più tardi anche il raddoppio con Bradaric, ma il rasoterra del terzino croato si spegne mestamente sul fondo. Altra grande occasione al quarto d’ora per l’Ippocampo: Piątek lavora un pallone nei pressi dell’area di rigore e libera al tiro Candreva, ma la deviazione di Buongiorno fa sbattere il pallone sul palo salvando Milinkovic-Savic ed eludendo anche il tentativo di deviazione sottomisura del “pistolero”.

La reazione dei padroni di casa arriva con una potenziale occasione al 22′, con Radonjic che lancia a rete Vojvoda, ma Kastanos recupera con un prodigio in scivolata. Il Toro insiste e, al 28′, costruisce ancora un’azione pericolosa con il calcio di punizione di Rodriguez, ma né Singo e né Buongiorno riescono a trovare al deviazione vincente a due passi da Ochoa.

L’occasione migliore per il pari del Torino arriva al 36′: azione travolgente di Radonjic sulla sinistra che brucia Daniliuc e mette un cross basso insidioso al centro che viene deviato da Gyömbér verso la propria porta, ma la traversa salva i campani. Al 38′, Juric perde Ricci per infortunio e lo sostituisce con Vlasic per puntare al pareggio immediato. Altri sussulti, però, non ce ne saranno e il primo tempo si conclude con gli uomini di Sousa avanti di un gol.

Nella ripresa, il Torino inizia a spingere di più e, al 50′, lancia subito un segnale: cross di Vojvoda e colpo di testa di Radonjic bloccato da Ochoa. Ancora il fantasista serbo pericoloso al 55′, quando salta Daniliuc in area e val tiro senza, però, riuscire a bucare il portiere messicano. Juric si gioca la carta Lazaro per Singo e sposta ancora di più in avanti il baricentro. Il pareggio è nell’aria e, infatti, al 57′, Miranchuk imbuca per Sanabria sulla respinta corta di Gyömbér e il paraguaiano non può sbagliare per l’1-1.

A pareggio arrivato, Sousa si gioca le carte Bonazzoli, Bohinen e Troost-Ekong per Piątek, Nicolussi Caviglia e Daniliuc. Gli uomini di Juric avvertono il momento difficile dei campani e, al 60′, vanno vicini al raddoppio con la doppia occasione per Radonjic e Vojvoda salvata in angolo dalla difesa di Sousa. La Salernitana reagisce e, al 65′, si riaffaccia dalle parti di Milinkovic-Savic con il colpo di testa di Gyömbér su azione da corner, ma la palla non inquadra lo specchio della porta. Il Torino sembra più in palla e, al 72′, Vojvoda innesca ancora una volta il tiro di Radonjic, ma il diagonale dell’ex Marsiglia non va a buon fine. Grande occasione per il vantaggio Toro al 78′, ancora con Radonjic protagonista: il serbo salta facilmente Lovato (subentrato a Gyömbér) e cerca di sfondare il muro eretto da Ochoa, ma il messicano chiude in angolo con un grandissimo riflesso.

Sousa inserisce anche Botheim al posto di uno spento Dia, mentre Juric risponde inserendo Karamoh e Seck per Radonjic e Miranchuk. La Salernitana aumenta i ritmi e, all’83’, Bradaric mette il pallone buono del nuovo vantaggio sui piedi di Kastanos, ma Ricardo Rodriguez compie un prodigio e nega il gol al cipriota. Nel finale, l’ex Juve è ancora decisivo nel disturbare il colpo di testa di Vojvoda. Il triplice fischio finale di Aureliano porta in dote il sesto pareggio consecutivo per la Salernitana e la quarta gara consecutiva senza vittorie per il Torino.

Le pagelle dei granata: Kastanos il migliore, male Daniliuc e Gyömbér

Ochoa – Primo tempo praticamente inoperoso per l’estremo difensore messicano. Nella ripresa, già è costretto a dire di no due volte a Radonjic e non può nulla sul pari di Sanabria. Strepitoso il riflesso ancora su Radonjic sul punteggio di 1-1. 6,5.

Daniliuc – Radonjic è una costante spina del fianco e il mismatch dal punto di vista della velocità è troppo importante per il centrale austriaco. Nel secondo tempo va ancora più in affanno ed è lui a tenere in gioco Sanabria in occasione del pareggio del Toro. Gara da dimenticare la sua. 5. Dal 58′ Troost-Ekong – Entra per mettere la museruola a Sanabria e Radonjic, ma anche lui va in affanno. 5,5.

Gyömbér – Tante chiusure fondamentali da parte dello slovacco, ma che brivido con quel quasi autogol nel primo tempo. Nella ripresa, da un suo rinvio corto e centrale arriva il pareggio di Sanabria. In difficoltà dal punto di vista fisico nel contenere il paraguaiano, viene sostituito. 5,5. Dal 77′ Lovato – Entra e, un minuto dopo, Radonjic lo scherza per due volte arrivando facilmente al tiro. Per sua fortuna c’era San Ochoa a chiudere la porta. 5,5.

Pirola – Poco sollecitato dagli attacchi del Toro, tutti concentrati sul lato opposto al suo. Per il resto, gara attenta e priva di sbavature. 6.

Kastanos – Rimugina troppo con il pallone tra i piedi, ma il salvataggio in extremis su Vojvoda lanciato a rete fa capire parecchie cose sulla scelta di Sousa di schierarlo a tutta fascia sulla destra. Diverse sue chiusure in ripiegamento difensivo hanno evitato guai peggiori, ma Radonjic e Vojvoda non gli hanno fatto dormire sogni tranquilli. Ha il pallone per il nuovo vantaggio della Bersagliera, ma è miracoloso su di lui Rodriguez in ripiegamento. Partita di grande sacrificio in una posizione non sua, il migliore dei suoi. 7.

Nicolussi Caviglia – Borseggia con molta aggressività a Ricci il pallone che vale il vantaggio. Per il resto, ordine e geometrie al servizio dei compagni. Nel secondo tempo cala vistosamente e Sousa lo sostituisce. 6,5. Dal 58′ Bohinen – Ingresso timido in campo. Compassato e poco presente, non riesce a dare la spinta giusta per cercare il nuovo vantaggio. 5,5.

Vilhena – Sblocca subito la partita con un meraviglioso piatto mancino e replica la segnatura dell’andata. In coppia con Nicolussi Caviglia sembra molto più a suo agio e riesce a far valere la sua disciplina tattica e la sua applicazione. L’unica sbavatura la fa in occasione del gol del Toro, quando si ritrova troppo lontano da Miranchuk al momento del filtrante vincente del russo. 6,5.

Bradaric – Contribuisce concretamente al gol del vantaggio della Salernitana con un tacco smarcante a liberare al cross Candreva. Ha anche l’occasione di andare personalmente a segno con un rasoterra, però, troppo debole. Per il resto, grande gara di corsa e sacrificio. 6,5.

Candreva – Il suo lavoro di raccordo tra centrocampo e attacco è sempre prezioso per la manovra offensiva della Bersagliera. Partecipa anche lui all’azione corale del gol di Vilhena con un ottimo pallone al centro rasoterra ben gestito da Piątek. Grandi rimpianti sul palo colpito. 6,5.

Dia – Lavoro molto sporco il suo, tra sportellate e sgasate in campo aperto. Nel secondo tempo viene isolato dai compagni e scompare poco a poco dal campo. 5,5. Dall’80’ Botheim – Poco sollecitato dai compagni nel poco tempo a disposizione, non può dare il suo contributo alla causa. s.v.

Piątek – Suo l’assist vincente per il gol di Vilhena. Grande lavoro di sponda e di ripiegamento difensivo, peccato per la mancata deviazione sottoporta sul palo di Candreva. 6. Dal 58′ Bonazzoli – Entra con molta voglia di fare contro la sua ex squadra, ma al tiro non ci arriverà mai. 5,5.

Sousa – Il centrocampo nel primo tempo funziona alla grande, la difesa regge e la mossa Kastanos sulla destra si è rivelata determinante ai fini del risultato. Peccato per il calo nella ripresa, ma i cambi per Daniliuc e Gyömbér sono arrivati in maniera tardiva. 6.

spot_img
spot_img
spot_img

Notizie popolari