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Tattica e moduli della Roma di José Mourinho

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La Salernitana è attesa dalla gara allo stadio “Olimpico” dove affronterà la Roma di Mourinho, match valido per la 32ª giornata del campionato di Serie A 2021-2022. Il tecnico portoghese è tornato nel campionato italiano dopo oltre un decennio rimettendosi in gioco in una realtà non facile come quella capitolina.

La Roma di José Mourinho

Domenica i granata saranno ospiti della Roma, una squadra che rispecchia sempre più il tecnico portoghese, e che ha voglia di riscatto, dopo una serie di stagioni in chiaroscuro. L’andamento, finora, non può dirsi eccellente a causa di risultati abbastanza altalenanti.

La doppia Roma in cerca di certezze

Il tecnico giallorosso ha alternato due assetti. La Roma è un’incompiuta, una squadra alla perenne ricerca di una sua identità. Non ha un assetto tattico fisso, Mourinho si è sempre affidato al 4-2-3-1. Per sua stessa ammissione resta il modulo preferito, ma per i giocatori che ha a disposizione è costretto a giocare con il 3-5-2. Inversione di rotta attuata a novembre e portata avanti finora, salvo alcune partite con il ritorno alla difesa a quattro a gennaio.

Analisi tattica della Roma di Mourinho

Nel match contro il Sassuolo, affrontato con il 3-4-1-2, c’è stata da parte della Roma una prestazione sul piano del gioco ancora molto deludente. Dopo la partita Mourinho ha ancora una volta ribadito che è costretto ad adattarsi alla difesa a tre. Questo per le caratteristiche dei suoi giocatori e per dare loro più sicurezza. Sono stati fatti tanti esperimenti, con qualche variante (il 3-5-2, 4-3-3), ma la Roma tutt’ora non ha ancora una fisionomia tattica ben precisa.

José Mourinho recentemente ha dichiarato che la sua Roma non è stata costruita per giocare a tre. È evidente che con la rivoluzione che ha in mente per la prossima stagione proverà ad avere giocatori con i quali tornare definitivamente al 4-2-3-1. I dati non lo aiutano di certo a trovare un assetto definitivo.

I vari reparti dei giallorossi

La Roma di José Mourinho accetta anche di essere dominata nel possesso palla. Il tecnico Portoghese bada più alla sostanza che alla forma. I centrali difensivi titolari sono quattro, a turno uno resta fuori. Degli esterni la certezza è Rick Karsdorp a destra. A sinistra l’infortunio di Leonardo Spinazzola ha creato un po’ di incertezza e alternanza. Con il modulo difensivo a tre il lavoro dei laterali è molto dispendioso. A centrocampo la qualità è ottima. La regia è affidata al francese Jordan Veretout affiancato da Bryan Cristante o dal nuovo acquisto Sergio Oliveira.

L’attacco giallorosso

La fase offensiva sulla trequarti campo è affidata all’estro di Nicolò Zaniolo, Lorenzo Pellegrini (squalificato) e all’armeno Henrikh Mkhitaryan. Uno dei tre è costretto, in base al match, a partire dalla panchina. Unico vero e proprio terminale offensivo è l’inglese Tammy Abraham, il quale pare in dubbio per la sfida con la Salernitana, uscito malconcio, così come Gianluca Mancini, dalla partita di Conference in Norvegia.


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