Triste notizia per il calcio di periferia, è infatti ufficiale la conclusione anticipata dei campionati che vanno dalla Promozione alla III Categoria. Una nota diffusa dalla LND (Lega Nazionale Dilettanti) ha spento le esigue speranze di tante piccole ma concrete realtà
Stop a Promozione, I, II e III Categoria
“The Show must go on!” Questa celebre frase anglofona, tradotta semplicemente con “Lo spettacolo deve continuare”, non trova collocamento nei campionati regionali italiani.
Come deciso dalla LND (Lega Nazionale Dilettanti), sarà vagliata solamente la ripresa dei campionati regionali con interesse nazionale. In poche parole, il campionato d’Eccellenza ripartirà, non si sa ancora come e quando, ma ripartirà, con promozioni in Serie D e nessuna retrocessione in Promozione.
Non può dirsi lo stesso, invece, proprio del campionato di Promozione e di quelli che vanno dalla I alla III Categoria. Per queste competizioni regionali, che non garantiscono accesso alla Serie D nazionale, può ritenersi calato il sipario.
Di seguito, un cospicuo estratto del comunicato comparso pochi minuti fa sul sito federale.
Si è svolta oggi a Roma, la riunione del Consiglio Direttivo della Lega Nazionale Dilettanti. All’ordine del giorno, l’atteso indirizzo sulla ripresa dei campionati della stagione sportiva 2020-2021 di Eccellenza maschile e femminile di calcio a 11 e i campionati maschili e femminili di Serie C-C1 di calcio a 5.
Spetterà ora al Presidente Federale valutare e successivamente ratificare le proposte ricevute e la loro congruità al fine di consentire l’auspicata ripresa dell’attività organizzata dai singoli Comitati Regionali.
Nella stessa seduta il Consiglio Direttivo della LND ha altresì concordato sull’opportunità di non procedere alle retrocessioni nei campionati oggetto della ripresa, così come di stabilire il blocco dei ripescaggi per le prossime due stagioni sportive.
Il Consiglio Direttivo ha anche stabilito di comunicare alla FIGC che non vi sono le condizioni per la ripresa delle attività in ambito regionale non di rilievo nazionale, risultando di competenza federale ogni decisione relativa all’attività giovanile.