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Stefano Colantuono in conferenza: “Sono rimasto legato a questa maglia”

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Vigilia di Salernitana-Empoli, match valido per la 9ª giornata del campionato di Serie A 2021-2022, prima conferenza del neo tecnico Stefano Colantuono. L’allenatore romano rientra a Salerno dopo tre anni.

Salernitana, Colantuono in conferenza stampa

Lo avevamo lasciato l’ultima volta dopo le dichiarazioni pre partita di una partita con il Carpi, una sconfitta amara che ne scaturì le dimissioni del tecnico dopo tre sconfitte consecutive.

Oggi Salerno lo ritrova con una squadra in Serie A, la quale è in uno stato fisico preoccupante (per usare un eufemismo). Salernitana ultima, con quattro punti e una squadra che gli uomini contati. Se non è questa una missione disperata…

La scelta di tornare a Salerno.

«La Serie A attira sempre, poi sono rimasto legato a questa maglia».

Come è messa la squadra in vista di domani

«Agli assenti che già c’erano se ne sono aggiunti altri. Ci dispiace molto per chi non ci sarà ma dobbiamo organizzare al meglio questa partita e dobbiamo riprendere a fare punti quanto prima possibile».

Il suo rapporto con Castori?

«Saluto con affetto Fabrizio, siamo amici da anni oltre che averlo avuto come mister. Nel mio mio mondo ho 3/4 persone vicinissime, e lui è una di queste. Non solo, lo invidio moltissimo poiché lui, con Delio Rossi in quanto a storia recente, ha centrato la promozione in A con questa maglia».

Quando se ne andò qualcuno disse “Se n’è scappato di notte…”.

«Sono brutti ricordi sui quali non vorrei tornare. Avevo problemi personali e in quel momento era la scelta migliore. Poi il resto lasciamo indietro».

Cosa pensa di questa Salernitana?

«Credo che questa sia una buona squadra, ho visto qualche partita prima di tornare e penso che le manchino almeno tre punti».

Cosa pensa dei tanti infortunati in casa granata

«In alcuni casi si tratta di fatti traumatologici, in altri sì muscolari ma non riconducibili alla preparazione e su alcuni non posso entrare nel merito poiché non c’ero. Ora non abbiamo il tempo di analizzare, ma è un discorso che dovremo analizzare».

Come ha trovato Ribéry?

«Sono i giocatori più facili da gestire giocatori così. Se sono arrivati ad un certo livello di carriera, sanno come aiutare l’allenatore. In questa squadra lui è partito trequartista, ma è un giocatore che può avvicinarsi ancor di più alla porta».

Come vedi l’Empoli?

«Conservano lo stesso sistema di gioco da anni, non solo con Andreazzoli. Verranno a fare una partita importante, aspettiamoci una squadra agguerrita».

Cosa si sente di dire alla piazza così sfiduciata nel momento attuale?

«Cosa gli si può dire ad una tifoseria come questa?! Erano duemila a La Spezia. Posso solo chiedere di avere pazienza, il nostro lavoro sulla squadra è una matassa che al momento ci vorrà tempo per sbrogliarlo».


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