Dopo le parole di Giuseppe Conte alla Festa del Fatto Quotidiano, il nuovo DPCM conferma la chiusura degli stadi sino al 30 settembre

La situazione relativa all’emergenza epidemiologica Covid-19 è ancora da tenere sotto controllo e l’ipotesi di riaprire gli stadi è da scartare essendo inevitabili gli assembramenti in entrata ed in uscita. Queste sono in breve le idee espresse dal premier dello Stato Italiano, Giuseppe Conte. Il primo ministro è stato ospite alla festa per l’anniversario dalla fondazione dell’importante testata giornalistica IlFattoQuotidiano.
Il pensiero di Giuseppe Conte sulla riapertura degli stadi

“Per quanto mi riguarda, la presenza allo stadio, così come a manifestazioni in cui l’assembramento è inevitabile, non è opportuna“. Così, intervistato da Peter Gomez e Antonio Padellaro alla Festa del Fatto Quotidiano (qui l’integrale) , il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha espresso i suoi dubbi su una riapertura degli stadi a breve. “Il governo – ha inoltre specificato – non ha mai aperto alle discoteche, contrariamente a quanto s’è detto. Poi le regioni le hanno riaperte”
Il nuovo DPCM conferma la chiusura degli stadi fino al 30 settembre

Secondo quanto riferito da Repubblica riguardo le anticipazioni del nuovo DPCM, le direttive del governo porteranno i club italiani a rinunciare ai tifosi almeno per le prime due giornate di Serie A. Ai supporter sarà vietato l’accesso a tutti gli stadi italiani e non potranno rientrare neanche a capienza ridotta. Il nuovo decreto che sarà valido fino al 30 settembre riguarderà direttamente le prime due giornate di campionato. Ancora lontana quindi la riapertura, in attesa anche dei dati del contagio dopo la ripresa delle scuole.