Primo trofeo nella bacheca dello Sporting Sala Consilina con la Coppa Italia di A2. Il successo sul Lido di Ostia apre le porte ad una stagione di successo per la squadra del Vallo di Diano che ora ha nel mirino un altro obiettivo. In esclusiva per SalernoSport24 i cugini Detta.
Emozioni in capo allo Sporting Sala Consilina
Alla presidenza della squadra valdianese ci sono i cugini Antonio e Giuseppe Detta. Passare dal campo alla scrivania non fu facile un decennio fa per loro, ma necessario per portare un semplice hobby a qualcosa di più. E dopo il salto di categoria dalla Serie B alla A2, un altro obiettivo promozione sembra essere vicino, così da rendere la Campania, la regione con con più squadre in massima serie. Ora che la Coppa Italia di A2 è in bacheca, l’obiettivo è di centrare un altrettanto storico double, e manca poco.
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Le dichiarazioni dai vertici del club
Antonio Detta: «Grazie! Parto dalla fine, dai ringraziamenti a tutti coloro che hanno reso possibile questo sogno, dalla squadra scesa in campo ai partner che ci sostengono, infine ma non per ultimo al pubblico, una vera arma in più. Un’emozione davvero indescrivibile per tutti noi, una pietra preziosa in una stagione che speriamo di coronare al più presto con la promozione».
Giuseppe Detta: «In tanti anni di futsal ci sono abituato alle vittorie. Abbiamo vinto coppe e campionati e pensavo di essere abituato non solo alla vigilia del match ma anche nel gestire i minuti che passano a rilento e spero finiscano subito… per esultare imparando così a tenere a bada la tensione, altrimenti, rischi di non reggere. È stato tutto diverso in quella finale, perché le vittorie le abbiamo festeggiate tutte in trasferta, fuori dal nostro territorio. Al centro sportivo c’era il ‘mondo intero’ a guardarci ma, soprattutto, giocavamo in casa. Nel Vallo di Diano difronte alle nostre famiglie, i nostri tifosi ci hanno ammirato sostenuto, continuo a ringraziarli per il tifo che hanno fatto e saputo fare proprio quando siamo andati in difficoltà. La vittoria è nostra ma l’abbiamo ottenuto grazie a loro. Oggi rimane un ricordo indelebile, una pagina di storia che se l’avessimo scritta fuori dalle nostre mura domestiche non avrebbe lo stesso valore».