Lo Sporting Sala Consilina torna in campo dopo la sosta nazionale, contro il Pomezia con l’obiettivo di tornare a vincere nella 13ª giornata di Serie A di calcio a 5.
Lo Sporting Sala Consilina affronta il Pomezia
Non potrebbe esserci occasione migliore per tornare a raccogliere tre punti, se non con la penultima in classifica se consideriamo solo gli scontri in trasferta. Tuttavia il Pomezia si è dimostrata una squadra comunque capace di ottenere ottimi risultati come la vittoria per 5-0 contro il Cosenza ottenuta nell’ultima partita prima della pausa. Gli uomini di Oliva si sono un po’ fermati dopo un ottimo inizio di campionato, anche a causa di infortuni e partenze varie che hanno complicato la stagione dei draghi fino ad ora.
Le parole di mister Oliva alla vigilia:
«Stiamo cercando di porre rimediare a questa situazione di emergenza che va avanti da un mese. Stiamo lavorando con i pochi a disposizione, ma sempre con impegno per preparare al meglio le partite. Avremo ancora fuori Salas, così come Volonnino. Sarà un’altra partita di grande sofferenza. Stiamo cercando di essere compatti ed uniti, sapendo che è un momento che deve passare. Quando torneranno tutti a disposizione, la nostra è una rosa di tutto rispetto».
La risposta del mister ospite Nuccorini:
«Avrei preferito giocare subito dopo la vittoria con il Cosenza, ma non sono abituato a lamentarmi delle cose che non dipendono dalla nostra volontà. Lo Sporting è una squadra molto solida, molto forte e molto ben allenata. Non è un caso che il Sala si trovi davanti a noie a molte altre squadre in partenza più blasonate. Sarà un incontro difficilissimo, anche per i toni agonistici ed il fattore ambientale. Riguardo l’aspetto tattico sarà importantissimo relazionarsi bene alle misure del campo, che sono molto differenti in raffronto al nostro impianto. Soprattutto nella fase di non possesso. Perché questa differenza sposta molti equilibri. Per il resto spero davvero che i ragazzi ripetano una prestazione sul trend delle ultime, davvero brillanti per attenzione e per ardore agonistico».
