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Spezia-Salernitana, doppio ex Ciro De Cesare: “Castori deve essere bravo a lavorare sul gruppo”

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In vista del match SpeziaSalernitana in programma sabato ore 15, abbiamo raggiunto telefonicamente il doppio ex Ciro De Cesare.

Spezia-Salernitana, De Cesare: “La promozione in A il ricordo più bello”

Ciro De Cesare è un ex giocatore della Salernitana. Nato a Salerno, rappresenta una istituzione per il popolo salernitano. Ha giocato con il club granata nella stagione ’97-’98, contribuendo alla storica promozione in Serie A. Nel 2000, dopo l’esperienza al Chievo, ritorna a vestire la maglia granata. Con lo Spezia, ha giocato sei mesi nella stagione 2001-2002, passando dal Siena. Appesi gli scarpini al chiodo, ha iniziato la carriera da allenatore.

Quali sono i ricordi più belli che conserva con la maglia granata?

«I ricordi più belli sono le volte che sono tornato a Salerno. La promozione ottenuta nella stagione ’97-’98 è sicuramente il ricordo più bello. Quell’annata è stata stupenda».

Con lo Spezia ha giocato anche con un grande ex Giovanni Pisano, che ricordi ha con lui?

«Giovanni oltre ad essere un grande giocatore, è un grande amico. Con lo Spezia, dal punto di vista calcistico, non siamo stati fortunati. Abbiamo perso la finale di play-off con la Triestina, fu una grande delusione per i tifosi. Però i ricordi sono sempre belli, Spezia è una grande piazza ed i tifosi sono molto legati alla squadra».

Cosa ne pensa dell’avvio di stagione della squadra di Castori?

«L’avvio non è stato buono, anche se alla prima giornata, contro il Bologna è stata fatta una discreta prestazione. La Serie A è una categoria in cui c’è molta qualità, i giocatori fanno la differenza. La Salernitana, oltre a Ribéry, non ha giocatori in grado di far vincere le partite. L’allenatore deve essere bravo a lavorare sul gruppo, sull’intensità. Contro il Genoa, è stato fatto un grandissimo secondo tempo e alla fine la Salernitana ha meritato la vittoria. Le prossime partite contro Spezia, Empoli, Venezia, bisogna fare risultato, altrimenti diventa difficile poi, raggiungere l’obiettivo stagionale».

Sabato Spezia-Salernitana. Che match sarà?

«Da ex, sarà sicuramente una grande partita. È normale che da salernitano doc, il piacere è quello che la Salernitana possa vincere per raggiungere l’obiettivo salvezza».

Che progetti ha per il futuro? Ci si vede in ruolo dirigenziale?

«I progetti sono ambiziosi. Allenare mi piace, spero di raggiungere gli obiettivi raggiunti da calciatore. Un futuro da dirigente dico di no, poi nella vita non si sa mai».

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