Nata nel 1953, la Scuola di Paracadutismo di Salerno rappresenta il sicuro punto di riferimento nell’Italia meridionale nella formazione di paracadutisti.
Il paracadutismo a Salerno raccontato da Raffaele Giella
A chi non piacerebbe fare un bel volo. Tutto questo è possibile a Salerno. La scuola di paracadutismo salernitano è in grado di offrire diverse soluzioni per il conseguimento della licenza di paracadutista. Ecco la nostra intervista a Raffaele Giella proprietario dello Skydive Salerno.
In cosa consiste la vostra attività? Ci sono anche delle scuole?
«Noi siamo aperti sabato e domenica, tempo permettendo. Giustamente questo è uno sport che va in base alle condizioni atmosferiche, quindi diciamo che la stagione estiva è quella dove si lavora un po’ di più. Abbiamo il lancio in tandem dedicato a persone che vogliono provare questa scarica di adrenalina. Si va all’Aeroporto di Pontecagnano si fanno dieci minuti di preparazione dove l’istruttore spiega tutto quello che si deve fare. Dopodiché si va sull’aereo agganciato a lui, dieci minuti per salire in quota a 4500 metri, poi un minuto di caduta libera circa cinque minuti con paracadute aperto prima di toccare terra».
Le persone che decidono di venire da voi, in genere che tipo di vita fanno?
«Le persone che vengono, vengono per provare questa scarica di adrenalina di cui ti parlavo prima. La maggior parte delle persone già praticano questi sport estremi addirittura c’è chi si è lasciato con la moglie e quindi vuole provare cose nuove».
A causa del Coronavirus ci sono state delle difficoltà nell’attività?
«Noi in questo momento siamo fermi. A partire da fine febbraio, da quando è successo il blocco. Attualmente in Italia si pensa solo al pallone. Ma non c’è solo il calcio come sport. Infatti noi siamo un po’ dimenticati dalla Regione Campania. L’estate ci avrebbe portato sicuramente maggior lavoro però non sappiamo quando poter riprendere. Speriamo che questa situazione si sblocchi il prima possibile».
