È da poco finita Verona-Bologna, antipasto della 31ª giornata del campionato di Serie A 2022-2023, e Simone Verdi rilascia delle dichiarazioni a Sky Sport. Nelle sue parole c’è tanto di quanto vissuto nella parte finale della scorsa stagione con la maglia granata, una maglia che per questioni di minuti ha rischiato di indossare ancora nel mercato di gennaio 2023.
Simone Verdi ricorda il rush finale 2022
Se c’è una squadra che nella stagione 2021-2022 sembrava già iscritta al novero delle retrocesse dalla Serie A, quella era la Salernitana. Quando Verdi accettò la sfida di Walter Sabatini, hai più sembrò un’impresa impossibile, degna del miglior “Mission Impossible” di Tom Cruise. Ma l’ex eterna promessa del calcio italiano, insieme alla miglior verve di Bonazzoli, le spalle larghe di Djuric, la grinta di Ederson, le geometrie di Bohinen e altro ancora, portarono quella Salernitana a centrare una salvezza da leggenda.
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E un’esperienza così di certo non si può dimenticare, rimane impressa come un segno sulla pelle, indelebile ricordo, e che dà al contempo una speranza per il futuro. È questo che c’è nelle parole del fantasista, che vede nella vittoria del ‘suo’ Verona sul Bologna, in cui ha segnato anche due gol, una possibilità: gli scaligeri, infatti, hanno agganciato lo Spezia al quartultimo posto con 26 punti.
«Per me stasera è una serata speciale, ci tenevo a far bene. Sono stati due gol importanti perché portano tre punti importantissimi, ora è tutto nelle nostre mani. Noi abbiamo fatto il nostro, dovevamo vincere e ci siamo riusciti. Sta succedendo quello che è successo lo scorso anno con la Salernitana. Probabilmente questo è un po’ il mio periodo, in questo momento sono in forma e decisivo, ma non mi piace il fatto di parlare che potevo tornare a Salerno o meno, sono rimasto e sono contento».
