La Casertana si è presentata alla gara contro la Viterbese, match valido per la 16° giornata di Serie C, Girone C solamente con nove calciatori in distinta.
Serie C, Casertana: intervenuta l’ASL locale
Una vicenda che ha del clamoroso e del vergognoso quella che sta accadendo in questo momento allo stadio Pinto di Caserta.
Nella rosa rossoblù è in atto un focolaio da COVID-19, infatti, sono quindici i tesserati affetti dal virus. Come da regolamento si sarebbe dovuto attuare il rinvio della gara con i laziali. Rinvio rifiutato dai laziali, che hanno emesso un comunicato dove sarebbero scesi regolarmente in campo.
La partita è iniziata anche con 45 minuti di ritardo poiché al Pinto è intervenuta anche l’ASL locale per effettuare dei tamponi rapidi visto che su nove calciatori presenti in distinta, tre dimostravano sintomi da COVID-19.
Un precedente che ha del clamoroso visto il protocollo che è stato stipulato in estate. Da capire le ragioni di non bloccare la gara della Lega Pro che nelle scorse settimane rinviò a pochi minuti dall’inizio la gara tra Palermo e Turris, visto il focolaio presente tra i rosanero.
Il comunicato della società rossoblù
Sono stati giorni difficili, carichi di paura e preoccupazione per tutti i tesserati della Casertana FC nonché per le proprie famiglie. Un gruppo di lavoro falcidiato e decimato da un virus pericoloso e subdolo. Ben 15 positivi al Covid-19. Al cospetto di una situazione di questo tipo, le dinamiche di competizione ed agonismo dovrebbero lasciare spazio ad un’inevitabile presa di coscienza. Ed, invece, a poche ore dal calcio d’inizio del match valevole per la sedicesima giornata del campionato di Serie C, la Casertana FC è costretta a prendere atto del diniego della US Viterbese 1908 rispetto a quello che logica vorrebbe fosse un inevitabile rinvio della partita e che per la stessa Lega Pro non è ritenuto necessario.
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