Serie B: caos Cesena, dallo sfratto dello stadio alla fuga dei giocatori
Era il 26 maggio quando il Cesena annunciava il prolungamento del contratto di Fabrizio Castori fino al 30 giugno 2020. Ebbene, quel contratto – secondo il Corriere Romagna – non sarebbe mai stato depositato. Pertanto, il trainer marchigiano ed il suo staff sono di fatto liberi da ogni vincolo. Una scelta che, a quanto pare, sarebbe stata condivisa dal club. Nel frattempo anche il preparatore atletico Riccardo Ragnacci ha già fatto le valigie per Verona, sponda Hellas. Per quanto concerne, poi, il parco giocatori, è di ieri la notizia dell’accordo totale tra Gennaro Scognamiglio e il Pescara.
Sempre più vicino al fallimento: nella tarda mattinata, con una nota inviata tramite posta certificata, il Comune della città romagnola ha informato il club dell’avvio del procedimento per la decadenza del contratto di concessione dello Stadio comunale ‘Dino Manuzzì’ e dell’impianto sportivo di Villa Silvia, alla luce delle numerose e gravi inadempienze della società bianconera. Alla base della decisione del Comune, il fatto che l’Ac Cesena non ha rinnovato la polizza fideiussoria a garanzia degli obblighi contrattuali legati alla concessione dei due impianti, dell’importo di 255mila euro, richiesta da Palazzo Albornoz come tutela. Ad aggravare il quadro, c’è il fatto che l’Ac Cesena non ha rinnovato neppure l’assicurazione su Stadio e Villa Silvia, scaduta il 15 maggio. Al Cesena Calcio viene, comunque, concesso un periodo di 15 giorni per sistemare la propria posizione.