Aria tesa a Scafati per l’adeguamento del PalaMangano. Nel corso della conferenza stampa di presentazione della campagna abbonamenti erano presenti le massime cariche istituzionali per fare il punto della situazione sulla struttura cittadina.
Scafati: PalaMangano da adeguare, serve intervento tempestivo
Nell’incontro con la stampa è stato valutato il capitolo PalaMangano che ancora non è omologato per la Serie A. Su questo punto si sono espresse le massime cariche cittadine. In particolare, il primo cittadino della città di Scafati, Cristoforo Salvati ha dichiarato: «oggi è stata approvata in giunta una variazione di bilancio che ci ha permesso di stanziare ben 120 mila euro sul capitolo PalaMangano, affinché vengano eseguiti quanto prima i lavori necessari all’adeguamento della struttura per il campionato di serie A. A tali somme vanno poi aggiunti i 60 mila euro di un finanziamento regionale teso ad eseguire i lavori di impermealizzazione. Far giocare la serie A a Scafati è una questione di primaria importanza».
Il problema è legato soprattutto alla certificazione dei posti a sedere che ancora manca, come riferito dal vicepresidente della società, Di Lallo che ha dichiarato: «In A2 bastavano 2000 posti a sedere, mentre per la serie A ne occorrono 3500. Al PalaMangano li abbiamo, ma occorrono i documenti di agibilità per tale capienza. Mi rapporto costantemente con il sindaco e con i vigili del fuoco, che stanno lavorando le pratiche di propria competenza, al fine di poter disputare le gare di serie A nella nostra struttura cittadina».
In merito a tutto ciò l’assessore Camillo Auricchio ha invece riferito che: «la politica ha fatto ciò che doveva essere fatto. La società e i tifosi devono sapere che quanto è stato fatto è per la città e per lo sport cittadino. Non conosco le date certe di inizio lavori, ma posso dire che gli uffici stanno lavorando alacremente su impulso degli amministratori locali».
Longobardi: “Se non si gioca a Scafati, sono disposto a perdere tutto”
Parole dirette quelle del patron dei gialloblù: «Ringrazio il sindaco e gli assessori che oggi ci hanno messo la faccia, dimostrandoci vicinanza. Ho ascoltato tante belle parole e impegni presi verbalmente, ma non ho ascoltato un cronoprogramma dei lavori, senza il quale non andiamo da nessuna parte. Longobardi, Rossano e Givova hanno già investito tantissimo per consentire alla società di essere iscritta al campionato di massima serie. Ma se non si gioca a Scafati, sono disposto a perdere tutto.
La struttura da 3500 posti la teniamo, a differenza del 2006, anno in cui la struttura doveva invece essere costruita. Ora abbiamo la capienza, ma manca la documentazione e i lavori di adeguamento necessari. Se ciò non dovesse avvenire, la nostra esperienza terminerà qui. Se non giocheremo a Scafati, chiuderemo definitivamente i battenti. Il PalaMangano va adeguato subito, il consiglio comunale per l’approvazione del bilancio deve essere convocato subito, altrimenti sparirà il basket scafatese. Noi i soldi ce li abbiamo messi, ma ora ognuno, come noi, deve assumersi le proprie responsabilità, perché abbiamo bisogno di chiarezza. Se non c’è il campo, finiscono le ambizioni.
Stiamo costruendo una buona squadra, abbiamo confermato Monaldi, Rossato, De Laurentiis e Ikangi, ma niente ha più lo stesso senso se non potremo godere del nostro campo. Ai tifosi chiedo però di abbonarsi, di darci fiducia a scatola chiusa. Abbiamo pensato ad una campagna abbonamenti con prezzi popolari, per cui ci aspettiamo che i supporters confermino il loro attaccamento ai colori sociali. Se non si dovesse giocare a Scafati, i tifosi saranno rimborsati».
Presentata la campagna abbonamenti per la prossima stagione dello Scafati Basket