Grosso ed il suo Sassuolo affronteranno nella 21ª giornata del campionato di Serie B la Salernitana, completamente reinventata dal mercato negli ultimi giorni. L’appuntamento è per domani alle 12:30 allo stadio “Arechi” per vivere quello che nelle ultime stagioni è stato sempre una gara ricca di emozioni.
Grosso: “Contro la Salernitana vogliamo alzare l’asticella”
In conferenza stampa, e grazie alla diretta di SassuoloNews, ha parlato Fabio Grosso, motivato a continuare col Sassuolo la sua cavalcata al vertice e fiducioso del lavoro svolto in settimana.
«Ci siamo allenati bene, abbiamo fatto una bella settimana. Abbiamo provato a riprendere i ritmi giusti sapendo che le difficoltà aumentano e anche noi dobbiamo alzare la nostra asticella e andare alla ricerca di prestazioni ancora migliori. Nel girone di ritorno chi ha fatto meno bene torna a fare bene».
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«Abbiamo pochi riferimenti per la partita di domani, ma sappiamo che l’unica cosa a cui non dobbiamo fare caso è la classifica perché è una rosa trasformata in cui sono entrati dei ragazzi molto bravi. La Salernitana ha voglia di fare un girone diverso rispetto all’andata, considerate anche le aspettative. Tutte le cose che sono successe le conosciamo e dobbiamo farci trovare presenti perché è una partita difficile che ha bisogno di una grande prova per un grande risultato».
Il tecnico neroverde ha anche parlato degli infortunati e di chi mancherà alla trasferta di Salerno.
«Romagna e Volpato non li abbiamo recuperati. Gli altri sono a disposizione».
Si è poi discusso di tutte le inside che negli ultimi anni la trasferta di Salerno ha portato alla squadra di Grosso, dal 3-0 rifilato nell’aprile del 2023 fino ad arrivare al pareggio per 2-2 dello scorso anno, scippato in extremis grazie al gol di Maggiore.
«Le insidie sono tante ma a noi le cose difficili piacciono perché se hai la bravura di tirare fuori le tue potenzialità nelle difficoltà vuol dire che stai facendo dei passi in avanti.
Avere il timore delle sfide è determinante perché ti fa tirare fuori il coraggio e non ti fa cadere nella superficialità, nell’essere sorpreso da alcune cose. Il timore degli avversari lo dobbiamo avere ma questo deve trasformarsi in voglia di esprimere le qualità che abbiamo».
«Sul modulo di domani? Lasciamo il dubbio. In base ai ragazzi che vanno in campo ognuno ha dei compiti o delle caratteristiche che fanno sì che occupino delle zone diverse. In linea di base partiamo con un 4-3-3 che poi spostando delle pedine può variare, come a volte è successo quando c’è Pedro (Obiang) che a volte si abbassa in difesa, passando conseguentemente a tre in difesa».