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Riccardo Santoro: “L’umore è pessimo. Con questa società non c’è futuro”

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Intervista a Riccardo Santoro, presidente del Centro di Coordinamento Salernitana Club. Ancora forte la delusione dopo il mancato raggiungimento dei play-off.

Intervista a Riccardo Santoro

Dopo il mancato raggiungimento dei play-off, l’umore della piazza è ai minimi storici. Forte la delusione per l’ennesimo campionato anonimo dal ritorno in Serie B, nonostante le promesse fatte dalla dirigenza nell’ormai famoso incontro con alcuni rappresentanti della tifoseria avvenuto nell’aprile 2019. Sono in tanti, ad esempio, i supporter che hanno già annunciato che, semmai gli stadi saranno riaperti, diserteranno in mancanza di un reale progetto vincente. Di seguito, le opinioni di Riccardo Santoro, presidente del Centro di Coordinamento Salernitana Club.

Qual è l’umore dopo la sconfitta interna con lo Spezia e il conseguente mancato raggiungimento dei play-off?

«Più nero di così non può essere, soprattutto perché non abbiamo neanche un futuro. Ormai, da anni, assistiamo al solito copione: squadre smantellate, via vai di calciatori e continui cambi  di guida tecnica. Come al solito, non c’è programmazione. Sinceramente, visti i presupposti, non credo che la società voglia puntare alla Serie A».

Cosa pensa dell’addio di Ventura?

«Era nell’aria. Quando, ad esempio, a Cittadella abbandonò la panchina a partita in corso, probabilmente si era già reso conto che non c’era nessuna voglia di puntare a qualcosa di diverso da una salvezza tranquilla. In ogni caso, a prescindere da ogni discorso, credo abbia fatto molto bene».

Oggi come oggi, crede ancora ai proclami di successo della società?

«Onestamente no. Stiamo ancora aspettando un cambio di rotta da quel famoso incontro di Roma dell’anno scorso, in cui si era ribadito la voglia, almeno per quest’anno, di puntare a qualcosa di diverso, ma tutti gli obiettivi sono stati falliti. Ritengo, inoltre, che per le potenzialità, le competenze e il saper fare calcio di questa società, anche un ottavo posto sarebbe stato un fallimento, figuriamoci il decimo».

Nel caso in cui tutto dovesse tornare alla normalità, i tifosi torneranno allo stadio?

«Credo che i numeri di presenze allo stadio caleranno ancora di più. Se già in molti, in generale, credono poco in questo calcio moderno, nella società credono ancora meno. Il menefreghismo che ruota intorno alla Salernitana non farà altro che allontanare ancora più gente dallo stadio».

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Lino Grimaldi Avino
Lino Grimaldi Avino
Lino Grimaldi Avino, giornalista, editore e scrittore. Ha lavorato presso Cronache di Salerno, TuttoSalernitana, Granatissimi ed è direttore di SalernoSport24. Alla radio ha lavorato presso Radio Alfa, e attualmente conduce due programmi sportivi a RCS75 - Radio Castelluccio, Destinazione Sport e Destinazione Arechi. Ha pubblicato due libri: Angusti Corridoi (2012) con la casa editrice Ripostes, e La vita allo specchio - Introspettiva (2020) con la Saggese Editori, con prefazione dello scrittore Amleto de Silva.
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