L’emergenza COVID-19 costringe anche la Salerno Basket ’92 a fermarsi. Ecco la nostra intervista al coach delle granatine Aldo Russo.
Campionato sospeso anche per la Salerno Basket ’92
Stagione 2020-2021 annullata, ed attività concluse senza vincitori, né vinti. La FIP ufficializza lo stop definitivo. Le ragazze della Salerno Basket ’92 con amarezza salutano il campo di basket. Per SalernoSport24 ecco la nostra intervista al coach Aldo Russo.
Lei è il coach della Hippo Basket, ma un mese e mezzo fa è stato contattato dalla Salerno Basket ’92 per completare il campionato ed affrontare i play-off. Ora però è tutto sospeso, come sta affrontando questa situazione?
«Un mese e mezzo fa ho preso la squadra in corsa, mancavano tre partite più eventuale turno play-off. Durante le due partite che abbiamo giocato, perché la terza non abbiamo potuto più giocare, avevamo avuto delle ottime risposte. Abbiamo raggiunto i play-off vincendo lo scontro diretto in casa contro il Bari. Ero molto soddisfatto e pronto per affrontare il Taranto. Purtroppo questa situazione non ce lo ha permesso, ma la salute viene prima di tutto».
Ci sono già dei progetti per il prossimo anno?
«La società mi ha fatto capire che ha piacere di avermi ancora e anche a me non dispiacerebbe. Avremo sicuramente modo di parlarne anche perché dobbiamo innanzitutto chiudere la stagione e incontrarci. Siamo stati costretti a tornare tutti nelle nostre case, senza salutarci. Abbiamo qui le ragazze argentine che non sono potute tornare a casa e faremo sicuramente in modo di poterci vedere tutti quanti e di poter chiudere in bellezza questa stagione e riprogrammarla insieme, per capire cosa possiamo fare per migliorarci».
Come stanno affrontando questo momento delicato le ragazze?
«Sono tristi, qualcuna è un po’ arrabbiata perché inevitabilmente pensano che gli è stato tolto qualcosa. Le ragazze si allenano sei giorni su sette e stare a casa le destabilizza molto. L’importanza per noi allenatori è far capire che questa è una situazione che deve essere pensata per il bene comune e che ci sarà sicuramente un futuro. Le stiamo seguendo, stiamo fornendo allenamenti fisici e tecnici grazie alla tecnologia. Il nostro dovere è la resilienza, dobbiamo essere resilienti ed essere in grado di reagire».
