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Salernitana-Vicenza, il doppio ex Luiso: “Salerno piazza top”

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A tu per tu con Pasquale Luiso, classe ’69 natio di Napoli, nella sua brillante carriera da calciatori è stato protagonista a Vicenza ed ha vissuto una stagione anche con la maglia della Salernitana.

Pasquale Luiso: “Salernitana, una scelta che rifarei…”

Pasquale Luiso, una carriera fatta di gol e soddisfazioni. Capocannoniere della Coppa delle Coppe 1997-1998, proprio con la maglia del Vicenza resta indimenticabile anche la sua rete in rovesciata contro il Milan degli “invincibili” il 1 dicembre 1996 in occasione di Piacenza-Milan.

Nel 2003, il toro di Sora, visse un esperienza anche a Salerno. Un esperienza, come lui stesso ci ricorda in collegamento telefonico, non particolarmente felice. Una stagione travagliata quella a Salerno, dove lo stesso Luiso dichiara che non ha potuto esprimere al meglio le sue qualità.

Pasquale Luiso, doppio ex della gara di sabato tra Salernitana e Vicenza, cosa ricorda di entrambe le esperienze?

«Quella a Salerno, purtroppo, è stata un’esperienza non positiva, conclusa con la retrocessione. Però ho sempre detto e manifestato che forse è l’unica piazza dove non sono riuscito a lasciare il segno e mi è dispiaciuto molto. Ho trascorso un periodo breve in granata; arrivai a gennaio, mi infortunai, ci fu il cambio allenatore e la squadra venne stravolta. Diciamo che trovai un po’ di casino. Però è una scelta che rifarei altre mille volte, perché quella di Salerno, la ritengo una piazza top».

Come arrivò la scelta di andare a Salerno?

«All’epoca ero all’Ancona, accettai subito l’opportunità, mi galvanizzava l’idea di giocare allo stadio “Arechi” con quella tifoseria. Per quanto riguarda Vicenza, lì ho lasciato il cuore, un gruppo che ha fatto la storia. Centrammo la semifinale di Coppa delle Coppe, uscimmo contro il Chelsea; l’anno precedente vincemmo la Coppa Italia, anno in cui siamo stati anche primi in classifica. Diciamo che il Vicenza ha fatto delle cose straordinarie ed io di quella storia ne faccio parte».

Oltre la scelta che rifarebbe, solo a Salerno non ha lasciato il segno…

«Ho segnato ovunque abbia giocato. Nella mia carriera, l’unica società dove non sono riuscito a lasciare il segno è stata proprio la Salernitana».

Sta seguendo questa serie B? Un suo giudizio su questo campionato?

«È una Serie B dove davo per scontato che la SPAL potesse salutare tutti. Anche loro stanno facendo fatica, la serie cadetta è stata sempre questa. L’Empoli, forse, ha qualcosa in più delle altre. Gioca bene, si divertono, ha un organico importante, un allenatore bravo e giovane, un po’ come sta facendo il Milan in serie A. Credo che alla lunga dovrebbero farcela tranquillamente a centrare l’obiettivo promozione».

Dietro chi c’è?

«Vedo nettamente favorito il Monza, una squadra interessante con calciatori importanti. Ad inizio stagione avevo messo anche la Salernitana in lizza per un posto tra le grandi, e non ho cambiato idea. Un campionato, davvero, molto equilibrato».

Un calciatore granata che le piace particolarmente?

«A me piace molto Tutino, mi rivedo un po’ in lui. Un attaccante con il fiuto del gol, grande forza fisica, che attacca la profondità». 

Per finire, un pronostico sulla partita di sabato?

«La Salernitana ha recuperato alla grande la partita di Pisa e il Vicenza troverà una squadra galvanizzata, perché fare un pareggio quasi alla fine ti mette in condizione di stare bene con l’umore. I biancorossi vengono dalla sconfitta. Però quella veneta è una squadra più da trasferta, hanno fatto bei colpi esterni… perciò i granata dovranno avere le antenne belle alte. Un pareggio accontenterebbe entrambe le squadre».


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