giovedì 28 03 24
spot_img
HomeFrontpageSalernitana-Verona, l'arbitraggio di Ghersini: finale confuso e con qualche errore
spot_img

Salernitana-Verona, l’arbitraggio di Ghersini: finale confuso e con qualche errore

spot_imgspot_img

La partita tra Salernitana e Verona è stata diretta dall’arbitro Ghersini, della sezione di Genova. Il fischietto ligure ha arbitrato bene la prima parte della gara, per poi perdersi in quello che è stato un finale confuso e nervoso. Ecco tutti gli episodi.

Salernitana-Verona, la partita dell’arbitro

Davide Ghersini, 37enne di Genova, ha diretto la sua terza partita in questa Serie A 2022-2023. Le gare dirette in precedenza sono state Inter-Spezia, alla seconda giornata, e BolognaSalernitana, alla quarta. Quest’ultima vide i granata pareggiare 1-1 al “Renato Dall’Ara”. Il ritorno di Ghersini alla direzione nel massimo campionato di calcio italiano, vede nuovamente la Salernitana protagonista. Questa volta, l’esito del match è soddisfacente: la vittoria per 2-1, arrivata nei minuti finali contro l’Hellas Verona, vede i granata scacciare una crisi di risultati dopo tre pareggi e due sconfitte nelle ultime cinque partite. L’arbitro ha diretto bene la prima frazione di gioco, per poi macchiare la sua prestazione in un finale concitato e abbastanza nervoso.


Potrebbe interessarti anche:


Gli episodi del primo tempo

Nel primo tempo la partita non è complicata per il direttore di gara e non ci sono interventi cattivi. L’arbitro lascia giocare e interrompe poco il gioco, seguendo le direttive del designatore Rocchi, che ha dichiarato di volere una classe arbitrale in grado di lasciar correre di più, basandosi su un arbitraggio più ‘europeo’.

Il primo episodio si presenta al 19′, quando i granata passano in vantaggio con il gol di Piatek. Sembra tutto regolare ma Ghersini, dopo la rete, attende un controllo del VAR. Il check viene effettuato per una presunta spinta dell’attaccante polacco, poco prima di ricevere l’assist decisivo di Bonazzoli. Il duello aereo viene giudicato regolare da Nasca e Maggioni, che confermano la rete.

Durante il primo tempo sono tre gli ammoniti: Piatek, al 22′, per una scivolata da dietro; Hien, un minuto più tardi, per un body check su una possibile ripartenza granata; Depaoli, al 45’+2, per proteste. Tutte le decisioni sono corrette.

Gli episodi del secondo tempo

Nella ripresa la partita si incattivisce, soprattutto appena passato il primo quarto d’ora. Candreva interviene con un pestone, al 62′, ai danni di Doig quando il pallone è lontano. L’esterno granata sembra cercare il gialloblù, e dai replay l’impressione è confermata: Candreva, a palla lontana, guarda l’avversario e affonda un pestone sul suo piede sinistro. Il VAR decide di non intervenire, ma probabilmente sarebbe stato giusto un cartellino rosso per condotta antisportiva.

Pochi minuti dopo, al 68′, viene assegnato un calcio di rigore al Verona per un presunto fallo di mano di Radovanovic. Nasca e Maggioni richiamano Ghersini per un controllo al monitor, e fanno bene: il tocco con il braccio c’è, ma Radovanovic non cerca il pallone e il suo braccio è abbastanza attaccato al corpo, con il movimento del granata che è più che congruo, con la volontà di evitare il tocco. Inoltre, la palla sbatte prima sull’anca, rendendo ancora più innocente il mediano della Salernitana. Bravo anche il direttore di gara, che decide, giustamente, di annullare la sua decisione.

Al 79′ l’esordiente gialloblù, Sulemana, rischia tantissimo. Entra in maniera scomposta e irruenta con una scivolata e colpisce le gambe di Radovanovic. L’arbitro lo ammonisce: il giocatore del Verona avrebbe potuto meritare anche un rosso. Al 92′ anche Sambia si aggiunge alla lista degli ammoniti, in seguito ad un tackle molto duro. Giusta la decisione, in questo caso.

Il finale è rovente: dopo il gol decisivo di Dia, al 94′, c’è prima un’invasione di campo da parte di un supporter granata, che va sotto il settore ospiti. Successivamente, ci sono accenni di una rissa tra la panchina del Verona e alcuni giocatori della Salernitana. Vengono espulsi Ceccherini (che si trovava in panchina in seguito alla sostituzione) e Radovanovic, che lascia la squadra in 10. Non è finita qui: a gioco ripreso, e a pochi attimi dal fischio finale, Dia viene atterrato in area di rigore da Gunter. L’arbitro sceglie di far proseguire, ma il rigore c’è tutto: l’attaccante viene trattenuto vistosamente dal difensore degli scaligeri, che poi cade e interrompe la corsa del bomber.

spot_img
spot_img
spot_img

Notizie popolari