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Salernitana-Venezia, il doppio ex Babù: “Che fortuna aver giocato per la Salernitana”

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Si avvicina il big match tra Salernitana e Venezia. Per l’occasione abbiamo intervistato il doppio ex Anderson Babù. Il brasiliano passò proprio da i granata ai veneti dopo due stagioni a Salerno.

Salernitana-Venezia, ai nostri microfoni il doppio ex Babù

Tante soddisfazioni in carriera per l’attaccante brasiliano, dall’esordio in B con la Salernitana a quello in A con il Lecce.

In entrambe le esperienze fu fortemente voluto dal suo mentore Zdenek Zeman. Il Boemo puntò su Anderson nell’estate del 2001 ma fu soltanto nella stagione seguente che trovò maggiore spazio, venendo trasformato da centrocampista ad ala destra con buonissimi risultati. Nel mezzo anche due reti, di cui una allo stadio “San Paolo” nel derby perso contro il Napoli per 2-1.

Tra i granata e i giallorossi c’è di mezzo l’esperienza al Venezia, alla corte di un altro ex granata Angelo Gregucci. In laguna però non trova spazio molto spazio. Ciononostante, come detto, Zeman lo chiama a Lecce, dove vivrà tante emozioni lasciando diverse volte il segno. In particolare nel pirotecnico 3-3 contro la Lazio dove realizzerà una doppietta e nel 1-4 sul Messina, dove sarà protagonista con tre assist.

Resterà in giallorosso fino a gennaio 2007 quando passerà in prestito al Verona fino al termine della stagione. Dopodiché in giro per l’Italia da Catania a Trieste, passando per Avellino. Seguiranno diverse esperienze in Serie C, su tutte quella all’Atletico Roma, dove sfiorerà la B nel 2011. Infine chiuderà la carriera dopo qualche esperienza tra i dilettanti, principalmente in Campania.

Ad oggi Anderson Babù è immerso nelle attività della sua scuola calcio e del centro sportivo che da qualche tempo ha aperto nel cuore del quartiere Vomero di Napoli.

L’intervista

Anderson, è un campionato combattutissimo quello a cui stiamo assistendo. Contro ogni previsione Salernitana e Venezia stanno dicendo la loro e non hanno intenzione di mollare.

«È un campionato davvero simpatico, le squadre che sono in alta classifica sono molto competitive e divertono molto. È uno dei campionati migliori rispetto agli ultimi anni. Per quanto riguarda la Salernitana trovarsi lì è una grande soddisfazione».

Sabato ci sarà una partita importantissima tra le due squadre, che partita t’aspetti?

«La Salernitana è una squadra solida, molto tosta e concede poco. Mi aspetto una buona prestazione ma non voglio dire altro, sono un po’ superstizioso».

Deduco che farai il tifo per la Salernitana. C’è un momento, delle due esperienze, che ricordi particolarmente?

«Quando abbiamo giocato i derby in B con il Napoli, le coreografie. In maniera particolare ricordo la tifoseria, ti sono sempre vicini anche nei momenti più difficili. È una piazza che dà davvero tanto, sono stato fortunato ad averci giocato. Parlare della Salernitana per me è sempre un grande piacere.

A Venezia ho giocato poco, c’era Gregucci all’epoca ed ebbi problemi ad entrare nei suoi sistemi di gioco. Diciamo che lì giochi con meno pensieri, c’è meno pressione. Ricordo di una contestazione che ci fu: c’erano tante persone molto grandi di età, più che una contestazione fu una ramanzina. È stata la contestazione più amichevole che abbia mai visto».

Erano campionati estremamente competitivi, tutte rose molto forti.

«Sì, c’erano giocatori come Di Natale, Rocchi, Zola, Toni. Un livello incredibile, noi per quanto bravi eravamo quasi degli sconosciuti a confronto, infatti faticammo un po’. Ricordo tanti compagni, come Renato Bondi con cui ci sentiamo spesso. Addirittura tempo fa mi incontrai con Ruslan Nigmatullin, fu incredibile ero in Cina a disputare un torneo tra nazionali composte da diverse leggende del calcio e fu lui a riconoscermi, fu davvero un piacere.

E che esperienza quella. Giocai insieme a campioni come Aldair, Rivaldo, Julio Cesar e ne conobbi tanti altri presenti lì con le loro nazionali».

Adesso di cosa ti stai occupando?

«Alleno i ragazzi 2005 della Smedile, la mia scuola calcio a Napoli. Poi ho un centro sportivo al Vomero, con diversi campi da calcio a 8 e calcio a 5, adesso stiamo ultimando la costruzione di alcuni campi di Padel. Spesso mi sento con Padalino, che oggi allena la Juve Stabia e con De Zerbi. Sono stato anche da lui a seguire gli allenamenti, mi ha invitato a seguire anche qualche allenamento del Sassuolo, non appena l’emergenza sanitaria lo permetterà.

Sono stato fortunato, in carriera ho avuto tanti ottimi allenatori, da Ventura a Zeman. Ho imparato tante cose e ancora oggi cerco di impararne di nuove, credo che ci sia sempre qualcosa da imparare».


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