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Valentini e Breda in coro: “Vogliamo una Salernitana battagliera”

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Giorno di presentazioni in casa Salernitana dopo il recente esonero di Gianluca Petrachi e le dimissioni di Stefano Colantuono. Il club di via Allende ha deciso di ripartire dalla coppia ValentiniBreda.

Salernitana, indizi di futuro

“Non veniamo con l’accetta a tagliare teste, comunicare il budget vuol dire dare vantaggi agli avversari. Ho ampi margini di manovra e ho la possibilità di rinforzare l’organico” così Marco Valentini, durante la conferenza stampa di presentazione, ha innanzitutto dato segnale di coerenza con quanto dichiarato da Maurizio Milan nell’immediato post-partita di Catanzaro-Salernitana.

In linea con quanto dichiarato dall’AD anche in un tratto successivo della conferenza, dove il ds si è soffermato sulle tempistiche dei suoi interventi: “Prendere tanto per prendere il 3 gennaio non ha senso, sappiamo dove intervenire”. Stoccata in arrivo anche per gli attaccanti: “Se la Salernitana ha solo 18 punti c’è un problema strutturale ed è stato valutato perchè abbiamo avuto modo di vedere diverse partite della Salernitana. Non ho mai visto una squadra far bene senza attaccanti che fanno gol. Interverremo in quel reparto. Non voglio prendere tempo, ma a gennaio bisogna operare come bravi chirurghi”.

Breda e il possibile modulo

Roberto Breda, storico capitano ma anche allenatore della bersagliera, ha debuttato in conferenza con parole al miele per Salerno e i salernitani: “Saluto tutti, era da un po’ che mancavo dallo stadio, ma non dalla città. Non sono stato solo capitano ma anche allenatore e la situazione non era molto più facile. Ne vedemmo di tutti i colori, tra Cala e il successivo fallimento al termine della stagione. La gara col Verona fa ancora male per tantissimi motivi. Giocammo gratis per sei mesi e la gente ancora si ricorda di questo, vivevamo una situazione veramente difficile e pesante”.

Il mister di Treviso, ha lanciato poi alcuni indizi sul prossimo futuro della sua nuova Salernitana: “Non sono stato scelto per la mia storia, ma per la mia professionalità, queste parole mi hanno fatto piacere. Potevo fare pressione per tornare ma non l’ho mai fatto, volevo essere scelto per il lavoro che posso fare e non per il mio passato. Quello non è importante”. E sulle idee tattiche: “Mi piaceva l’idea di mister Martusciello perché dietro aveva dei principi che sono compatibili con il mio modo di vedere le cose. Abbiamo tanti esterni che possono essere utilizzati in più modi, in base a cosa vedrò durante gli allenamenti poi proporrò in campo. Nelle mie idee, al momento, c’è quella di proporre una difesa a tre: mi piace una situazione codificata che ho imparato qui con Delio e ho le idee chiare in compatibilità alla reazione che avranno i calciatori in campo”.

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