Diego Valencia, attaccante 22enne acquistato questa estate dalla Salernitana, ha parlato dei suoi primi mesi in Italia. Ecco le parole che il calciatore granata ha rilasciato sia all’emittente televisiva cilena “AS”, che al canale “TNT Sports Chile”.
Salernitana, Valencia: “Serie A campionato molto difficile”
Sebbene non stia trovando molto spazio nella Salernitana, il cileno classe 2000 Diego Valencia è stato convocato, nei giorni che hanno preceduto il Mondiale, per prendere parte alle amichevoli che hanno visto la sua nazionale impegnata il 16 e il 20 novembre. In patria, nelle scorse ore, il giovane attaccante granata ha rilasciato delle dichiarazioni riguardanti i primi mesi di questa nuova avventura italiana con la maglia del Cavalluccio. Dalle prime impressioni sul campionato di Serie A, fino al rapporto con Ribéry, ecco le parole di Valencia.
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Sul campionato italiano, le sue differenze con quelli sudamericani e
«Quello italiano è uno dei cinque campionati più importanti del mondo, è un campionato molto difficile. Però sta andando bene. Sto cercando di adattarmi il più velocemente possibile. È un tipo di calcio molto diverso da quello cileno. Parlo già la lingua, quindi è molto più facile comunicare con i miei compagni di squadra e capisco quello che dice l’allenatore. Continuo a lavorare e ad allenarmi per migliorare il più possibile. Il calcio italiano è più brusco, più tattico. Hai pochi spazi e tutte le squadre, dalle più piccole alle più grandi, sono sempre molto ordinate, con undici giocatori dietro la linea della palla. Le occasioni da gol sono molto poche e devi approfittarne quando ne hai una. Dell’Italia, a parte il calcio, mi piace molto la pasta. Posso mangiarla tutti i giorni ed è perfetto per me».
Sull’incontro con giocatori del calibro di Dybala e Ribéry
«Giocatori che prima vedevo solo in TV? Sì, il campionato italiano ha grandi giocatori. Nel caso di Franck, che si è ritirato e ora sta nello staff tecnico, era un giocatore grandioso che ha conseguito tanto in carriera. L’ho avuto come compagno per poco più di un mese, ma è una persona sempre molto vicina a tutto l’ambiente, a tutto il club».
