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Salernitana-Udinese, analisi, errori e ambizioni

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Nella partita Salernitana-Udinese si è assistiti ad un miracolo calcistico che forse non ha precedenti nella storia della Serie A, e Davide Nicola ne è l’artefice. Nonostante i granata abbiano conquistato la permanenza in massima serie, ha perso in casa (peggior partita allo stadio “Arechi” nelle ultime otto) per 0-4 contro l’Udinese. Analizzeremo quindi gli errori commessi in gara che non sono da imputare solo alla squadra, quanto anche a delle scelte dettate dall’imprevedibilità del match di Cagliari e dall’ottima partita disputata dalla squadra friulana.

La Salernitana di Davide Nicola: pregi e difetti

Le scelte del mister sono ricadute sul tradizionale 3-5-2 con: Fazio, Radovanovic e Gyomber in difesa; a centrocampo Bohinen, L Coulibaly e Verdi, a dare spinta sulle fasce Mazzocchi a destra e Ruggeri a sinistra; con Djuric e Bonazzoli in attacco.

Le difficoltà appaiono già nei primi minuti di partita in cui Verdi, complice la posizione troppo arretrata, fatica a dialogare con le due punte non riuscendo a servire palloni utili ai suoi compagni; l’inserimento di troppi giocatori offensivi ha complicato la situazione, creando uno squilibrio tra i due reparti (complice anche l’assenza di Ederson). La Salernitana ha creato anche delle azioni eclatanti (tra tutte quelle di Verdi e Fazio), fermate da uno straordinario Padelli, autore di svariate parate che hanno annullato le occasioni della squadra campana.

Numerose le palle perse che hanno causato occasioni in contropiede per l’Udinese, non bastano gli interventi di Gyomber per sopperire agli errori dei compagni di reparto e alle sviste di L Coulibaly; Mazzocchi fa del suo meglio, contribuendo a difendere e a dare supporto ai suoi compagni venendo però limitato da Udogie. Sicuramente l’approccio al match da parte del mister era quello di puntare a siglare il vantaggio immediato, con evidenti risultati negativi.

Cosa impara la Salernitana

La squadra di Davide Nicola non deve ripudiarsi niente, da quando il mister si è seduto sulla panchina il percorso intrapreso ha premiato la loro determinazione il loro coraggio e sacrificio. Questa sconfitta contro l’Udinese deve essere il punto di partenza, un monito per migliorarsi, fare tesoro dei propri errori e partire più forti di prima nella prossima stagione di Serie A 2022-2023.


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