sabato 27 07 24
spot_img
HomeFrontpageSalernitana-Udinese, analisi, errori e ambizioni
spot_img

Salernitana-Udinese, analisi, errori e ambizioni

spot_img
spot_img

Nella partita Salernitana-Udinese abbiamo avuto modo di assistere a un vero e proprio miracolo calcistico, che forse non ha precedenti nella storia della Serie A e Davide Nicola, per l’ennesima volta, ne è l’artefice. Nonostante la sconfitta rimediata, i granata hanno ugualmente conquistato la permanenza in massima serie. Analizzeremo quindi gli errori commessi nella suddetta partita, errori però che non sono da imputare solamente alla squadra, quanto a delle scelte dettate dall’imprevedibilità del match di Cagliari e dall’ottima partita disputata dalla squadra friulana.

La Salernitana di Davide Nicola: pregi e difetti

Le scelte del mister granata, Davide Nicola, sono ricadute sul tradizionale 3-5-2: Fazio, Radovanovic e Gyomber in difesa; a centrocampo Bohinen, L Coulibaly e Verdi; a dare spinta sulle fasce Mazzocchi a destra e Ruggeri a sinistra; Djuric e Bonazzoli in attacco.

Le difficoltà appaiono già nei primi minuti di partita: Verdi, complice la posizione troppo arretrata, fatica a dialogare con le due punte, non riuscendo a servire palloni utili ai suoi compagni. L’inserimento di troppi giocatori offensivi all’interno dell’undici titolare è stato, anche per via dell’assenza di Ederson, un ulteriore fattore che ha portato la squadra a non trovare il giusto equilibrio tra i reparti. La Salernitana non può recriminarsi nulla, avendo creato delle azioni, seppur numericamente parlando esigue, eclatanti, tra tutte quelle di Verdi e Fazio, che hanno trovato la pronta respinta di uno straordinario Padelli.

La tensione che si respirava nell’aria era tanta, forse troppa. Rapidamente, e sotto gli occhi di tutti i tifosi allo stadio “Arechi”, questo premito ha preso rapidamente il sopravvento. Non sorprende infatti che le reti della squadra ospite scaturiscano da due palloni sanguinosi che hanno lasciato ampiamente margine alle ripartenze di Udogie e compagni, Sicuramente l’approccio sperato era un altro, cioè quello di puntare a siglare il vantaggio immediato.

Cosa impara la Salernitana

La squadra di Davide Nicola non deve ripudiarsi niente; infatti, da quando il mister piemontese si è seduto sulla panchina granata il percorso intrapreso ha premiato la loro determinazione, il loro coraggio e l’evidente spirito di sacrificio. Questa sconfitta deve essere un punto di partenza, un monito per migliorarsi, fare tesoro dei propri errori e partire più forti di prima nella prossima stagione di Serie A 2022/2023.


Potrebbe interessarti anche:

spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
spot_img

Notizie popolari