La Salernitana ieri ha registrato la prima vittoria del suo campionato e lo ha fatto davanti ai propri tifosi. Clima di festa allo stadio “Arechi” in una giornata particolare che ha visto tante iniziative relative ad un tema attualissimo: la violenza sulle donne.
Prima gioia per i tifosi della Salernitana
Leggermente in rialzo le presenze allo stadio “Arechi” di Salerno. Niente pienone contro la Lazio di Immobile ma dagli spalti arriva un dato che lascia ben sperare in vista delle prossime gare. Nel freddo pomeriggio di ieri 16.700 spettatori hanno, difatti, assistito alla sfida tra granata e biancocelesti.
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Il fischio d’inizio è stato preceduto dall’ingresso in campo di 280 donne che hanno composto in campo la scritta “Io non ho paura”. Iniziativa che si sposa al meglio con quella lanciata dal Curva Sud Siberiano nelle ore precedenti alla partita.

Infatti, gli stessi ultras avevano invitato tutti i tifosi granata a presentarsi allo stadio con un segno rosso sul viso. Dunque, il calcio torna protagonista nella lotta alla violenza di genere e lo fa in quel di Salerno.
Si riaccende la rivalità con la Lazio
Sui gradoni dell’impianto di via Allende si è, invece, riacceso l’astio che divide le tifoserie di Salernitana e Lazio. Queste, nel corso degli ultimi due campionati di Serie A disputati dai granata si erano incrociate in una sola occasione per motivi differenti.

Dunque, gli ultras capitolini sono tornati nel settore ospiti dello stadio “Arechi”, ricevendo un’accoglienza tutt’altro che amichevole. Sfottò e cori di scherno da parte delle due curve ma all’esterno fila tutto liscio grazie alla folta presenza di agenti adetti all’ordine pubblico.
Da registrare, però, il lancio di un torcia sul terreno di gioco e l’esplosione di diversi petardi da parte della tifoseria ospite.