La Salernitana manca (di nuovo) l’appuntamento con i tre punti davanti ai propri tifosi, che hanno mostrato apertamente il proprio dissenso ancora una volta. Insomma, settimane dure in quel di Salerno.
Salernitana KO: i tifosi rumoreggiano
Già durante la settimana, i tifosi della Salernitana avevano tentato di smuovere qualcosa a livello emotivo con uno striscione apparso fuori dai cancelli del “Mary Rosy”. Il messaggio era abbastanza chiaro ed è stato ripetuto a gran voce nel finale di partita: tirar fuori il carattere, per evitare una retrocessione il cui spettro fa sempre più paura.
Gli ultras granata hanno rincarato la dose all’inizio del match: sulla fanzine, infatti, s’invitava lo stadio “Arechi” ad inviare un altro messaggio. I tifosi avrebbero dovuto urlare il nome della città al posto di quello dei singoli giocatori, sia all’annuncio della formazioni sia in caso di gol dei padroni di casa. Il fine sarebbe stato quello di sottolineare l’importanza della squadra rispetto ai nomi dei “viziati” rimproverati dallo striscione esposto al centro d’allenamento.
Ospiti allo stadio
Oltre agli ospiti veri e propri, sugli spalti erano presenti anche alcuni tifosi del Bari (certamente più graditi dei cagliaritani). Per loro è stato esposto uno striscione dedicato ad un ragazzino barese recentemente scomparso.
La spinta della Sud si affievolisce
Finora la Curva Sud aveva sempre sostenuto la squadra, nonostante i risultati per nulla soddisfacenti. Oggi, invece, la grande spinta iniziale è stata seguita da una generale ed evidente delusione: dopo il primo gol del Cagliari lo stadio ha iniziato a rumoreggiare. Alla fine della partita, ai fischi si è accompagnato un «Meritiamo di più», urlato a gran voce dai sostenitori granata, stanchi di aspettare invano vittorie e prestazioni incoraggianti. Perfino le esultanze sui gol del ritrovato Dia sono state abbastanza contenute.
