La 2ª giornata del campionato dello scorso anno, rispetto a quella attuale parla di un’altra Salernitana. Numeri alla mano che hanno dato ai granata un punto in più, e la storia recente della nostra Serie A, insegna quanto conti un punto alla fine dei giochi.
Alla Salernitana un punto in più
Le fredde statistiche sono ciò che resta alla fine di un campionato. Ti dicono quel punto che hai guadagnato in più quanto vale, e in dote alla squadra di Nicola, quel punto è valso tanto nel campionato di Serie A 2021-2022.
Potrebbe interessarti anche:
Nello scorso torneo, con la squadra allenata da Fabrizio Castori, il primo punto arrivò con il caparbio pareggio interno con il Verona, alla 5ª giornata. Ben quattro le sconfitte nelle altrettante quattro giornate precedenti. Nulla o quasi da eccepire al Condottiero che aveva trascinato in massima serie una squadra obiettivamente ‘inferiore’ ad altre in corsa per la promozione, ma aveva in A una rosa sicuramente non pronta e non all’altezza di un simile impatto.
Oggi il primo punto arriva alla seconda di campionato, conquistato sul campo dell’Udinese, che nella coda della precedente stagione ne aveva rifilate quattro ai granata. Ebbene, alla “Dacia Arena”, la Salernitana fa la voce del leone e per poco non si porta a casa i tre punti. Roba non da poco. Se tanto di dà tanto… e non è esclusivamente di quel punticino a fare la differenza. Tra le trame si nasconde di più, numeri, statistiche che la Lega di A mette in chiaro ogni martedì nell’analisi settimanale.
Due giornate non sono niente nell’arco di una stagione intera, con decine di variabili di settimana in settimana. Ma se il buongiorno si vede dal mattino, anche nei confronti individuali la differenza è netta. Là dove nella stagione 2021-2022, sempre dopo la seconda giornata c’era una certa latitanza di macchie granata, ora è più presente Bonazzoli e, soprattutto, i cross merito di due come Bradaric e Mazzocchi in più.