La Salernitana, grazie ad un secondo tempo da grande squadra, trascina lo Spezia ai rigori e porta a casa la qualificazione: le pagelle dei granata.
Il match tra Salernitana e Spezia
La Salernitana parte molto alta e rischia di farsi infilare dopo pochissimi minuti, complice un’uscita sciagurata di Sepe: salva sulla linea Bronn. I Granata cercano il fraseggio, ma la squadra risulta poco compatta e gli errori non mancano; lo Spezia, invece, si rende pericoloso con gli affondi in contropiede.
Negli ultimi 10′, lo Spezia prova a spingere sull’acceleratore, ma la difesa granata, inizialmente, resiste, mentre Dia cerca (senza successo e collaborazione) di far ripartire la squadra. Il gol del vantaggio arriva al 43′, con Sepe che si fa (colpevolmente) trafiggere da Candelari, dopo una buona parata sul tiro precedente. Dopo circa 2′, arriva il raddoppio di Soleri, lasciato liberissimo da Velthuis.
La prima occasione per la Salernitana arriva in pieno recupero, dai piedi di Dia, che non riesce a trafiggere Sarr. Non si è trattata della più divertente delle partite nel corso del primo tempo, complice il caldo soffocante: i ritmi tipici del calcio d’agosto l’hanno fatta da protagonisti.
Reazione d’orgoglio della Salernitana all’inizio del secondo tempo: gli uomini di Martusciello aggrediscono lo Spezia, riuscendo anche a velocizzare la circolazione della palla. Ad accorciare le distanze è Yaya Kallon, che trafigge Sarr con un sinistro a giro, impattando il pallone praticamente da fermo. Tuttavia, lo Spezia si riporta a +2 al 58′: la rete è di Soleri.
Con il gol su calcio di rigore di Dia, si torna sul -1 e Martusciello decide di rischiare, inserendo Simy e passando ad un 4-4-2 (che sa molto di 4-2-4). La Salernitana, in ogni caso, risulta in crescita nel corso della seconda frazione.
Nel finale, la Salernitana fatica a far girare il pallone con le due punte, ma è lì: la giocata giusta potrebbe portare la gara ai rigori. È Dia a trovare il colpo vincente, con un tiro dal limite dell’area, sporcato da un avversario.
Ai tiri di rigore, a trionfare è
Le pagelle dei Granata
Sepe – Due buone parate in avvio, ma l’errore sul vantaggio bianconero, insieme a due uscite piuttosto incerte (una è costata il 2-0), pesano sulla sua valutazione. Da un portiere della sua esperienza ci si aspetta di più. Salva parzialmente la propria serata parando il rigore di Nagy nel corso della lotteria finale. 5.
Daniliuc – Se la cava, nonostante sia in difficoltà nell’uno contro uno, sia in fase difensiva sia (ovviamente) in fase offensiva. Giocando fuori ruolo, non è riuscito ad esprimere il proprio potenziale. In crescita nella seconda frazione, è lui ad appoggiare a Dia il pallone che porta al gol del pareggio nel finale. Meglio di Velthuis, ma non di Bronn. 6.
Bronn – Solido, pulito, guida della difesa granata: più di una sufficienza per lui (e non solo per il gol evitato in avvio). 6,5.
Velthuis – Suo l’errore sul primo gol di Soleri: l’olandese lascia troppo spazio all’attaccante dello Spezia, che non perdona. Per il resto, un paio di buone chiusure, che non cancellano, in ogni caso, la già accennata disattenzione. 5.
Njoh – Fantasma per la maggior parte della gara, quando gli capita il pallone tra i piedi non incide e sbaglia tanto. 4. Dal 74′ Bradaric – Raramente cercato, cerca la rete dalla distanza, senza successo: non pervenuto, ma agguanta la sufficienza portando la Salernitana ai sedicesimi di finale con il suo rigore. 6.
Coulibaly M. – Sicuramente non una prestazione da ricordare per il numero 8 granata, protagonista di qualche errore tecnico di troppo. Però, tutto sommato, non fa molto peggio di tanti altri. 5 .Dal 74′ Simy – Vaga per il campo, non azzecca un controllo né un appoggio e si divora il gol del 3-3. Il bel rigore calciato non cancella una prestazione deludente. 4.
Amatucci – Unico a salvarsi nel centrocampo granata, nonostante qualche errore di troppo in fase d’impostazione: tanta grinta e personalità che fanno ben sperare. Ovviamente, da non trascurare il rigore procurato nel secondo tempo. 6,5.
Maggiore – Non il miglior Maggiore, ma dà comunque il proprio contributo, correndo tanto. Tuttavia, quando si è trovato negli ultimi metri di campo, ha fatto decisamente fatica. 5,5. Dal 59′ Legowski – Inizialmente si propone negli ultimi metri di campo, ma non incide. Nel finale non si vede per niente. 5.
Sfait – Gioca accanto all’assistente arbitrale e, in quelle poche occasioni in cui Dia tenta di lanciarlo in contropiede, non riesce a farsi valere. Nulla di buono da sottolineare, oltre ad un buon dribbling all’inizio della prima frazione. 4,5. Dal 45′ Kallon – Porta in campo dribbling, imprevedibilità e gol (che non è mai un particolare trascurabile): è lui che cambia il volto della fase offensiva di questa Salernitana. 7,5.
Dia – Latita per la maggior parte della gara, ma i lampi sono quelli dell’attaccante da 16 gol in Serie A di due anni fa. Segna due volte (e polemizza) sotto una Curva che lo bombarda di fischi, ed appoggia a Kallon il pallone del secondo gol. 7.
Valencia – Non dribbla, non s’inserisce, non imbecca Dia: sicuri che sia un’ala? 4,5. Dall’80’ Braaf – Sembra quasi si nasconda, ma le qualità tecniche iniziano ad intravedersi. Per poco non sorprende Sarr nel finale. 5,5 (d’incoraggiamento e d’attesa).