I tifosi della Salernitana sono ancora alla finestra in attesa di poter festeggiare appieno la Serie A, ma il nodo cessione è quello che tiene banco.
Salernitana in Serie A, c’è ancora da aspettare
La situazione attuale non ammette repliche, né interpretazioni, parole di Gabriele Gravina. Niente trust, niente fantasie, solo cessione. Nell’ordine Lotito, Mezzaroma e anche Fabiani, se ne dovranno fare una ragione. Conquistato l’obiettivo, è ora di passare la mano. E l’aver atteso il verdetto del 10 maggio ora rischia di diventare un pericoloso boomerang per la proprietà romana che potrebbe vedersi costretta a vendere… non più al miglior offerente.
I fatti sono questi
Ci sono sul tavolo un numero di offerte che neanche il migliore degli ottimisti avrebbe immaginato. Più spifferi indicano la vendita della società avvenuta già in data 12 marzo 2021. Ma in tutto ciò è la ferma decisione di Lotito – anche condivisibile per tanti versi – di conservare un piede nella porta… dall’altra parte della porta però non è tanto Gravina, ma un regolamento a spingere verso la chiusura. Quando prima si capirà di dover alzare i remi, prima la Salerno granata tutta potrà ripartire verso la Serie A.
Tutto fermo
Benché si dica, è tutto bloccato. Mercato, ritiro, programmi e logistiche. I granata sono attesi a Cascia per il ritiro e preparare al meglio il campionato in massima serie. Ma tutto è in alto mare, nulla è ancora ufficiale e, a proposito, qualora si trovi spazio, nel piccolo comune umbro ci saranno per ritiro anche Benevento e Ascoli.
Non ultimo, bloccato, è anche il mercato, poiché mancano ventidue giorni al fatidico gong. Quindi perché una società in vendita dovrebbe pensare ad un mercato per un campionato che non la vedrà protagonista? Da Balotelli a Pobega, passando per Defrel, il tam-tam mediatico si è sfrenato coi nomi migliori, da far tremare i polsi a qualsiasi tifoso. Ma i fatti dicono che non si conosce ancora il nome di chi metterà i soldi per questi giocatori.
