Inizia con una sconfitta il nuovo corso di Roberto Breda da allenatore della Salernitana. I granata, nonostante una prova di buon livello sopratutto nel secondo tempo, hanno perso contro il Sassuolo.
Salernitana, le scelte di Breda
La Salernitana riparte dalla guida tecnica di Roberto Breda e lo fa mettendo a referto una sconfitta immeritata contro la capolista Sassuolo al termine di un secondo tempo arrembante e non certo privo di occasioni per rimettere in equilibrio la partita. La Salernitana infatti, prima con Cerri, e poi con Verde ha avuto due ottime occasioni per segnare la seconda rete e portarsi allo scontro diretto contro la Reggiana in una situazione di classifica più vantaggiosa.
Breda, per la sua prima partita con la Salernitana, è ripartito dal 3-5-2. Davanti al confermato Sepe, ecco le prime novità: dentro per la prima volta in maglia granata il nuovo acquisto Lochoshvili nel ruolo di braccetto sinistro con il confermato Gianmarco Ferrari al centro e il giovane Ruggeri a destra. In mezzo al campo l’ex capitano granata ha optato per il rientro di Reine Adelaide al fianco di Amatucci e del rientrante Maggiore mentre sulle corsie esterne spazio dal 1′ per Ghiglione e Njoh. Davanti subito i due nuovi acquisti Cerri e Raimondo.
L’andamento della partita
Pronti-via e subito ritorno alle vecchie abitudini per la Salernitana. La squadra granata, per stessa ammissione del tecnico veneto, ha subito un gol simile a quelli subiti nelle scorse gestioni: “Sul gol ci sono state delle marcature preventive non ottimali e dei fantasmi del passato sono riapparsi, l’approccio non è stato errato”. Lochoshvili, all’esordio in maglia granata, ha commesso una leggerezza non di poco conto perdendo un sanguinoso pallone al limite dell’area di rigore e consentendo al Sassuolo con una rapida transizione di trovarsi immediatamente tre contro due nella metà campo avversaria: nell’occasione, il posizionamento non certo corretto di Ruggeri e una tardiva rinculata delle due mezzali granata ha consentito al giovane Flavio Russo di presentarsi con grande facilità davanti alla porta avversaria e di battere Sepe. Gol subito in contropiede trito e ritrito, visto e rivisto, nella sin qui sciagurata stagione della Salernitana.
La scelta più lampante a non aver convinto, “ammessa” dallo stesso Breda con una sostituzione immediata all’inizio della ripresa, è quella che ha visto Paolo Ghiglione partire titolare dal 1′. Il terzino ex Genoa e Cremonese, che in granata in realtà non ha quasi mai convinto del tutto, si è dimostrato per l’ennesima volta in stagione lento ed impacciato e ha commesso un grave errore sul raddoppio ospite: sul piazzato battuto forte sul secondo palo Ghiglione si perde malamente Lauriente che è libero di servire l’accorrente Muharemovic sul secondo palo che di testa ha di fatto chiuso la partita. In luogo del numero ventinove è subentrato immediatamente all’inizio della ripresa Petar Stojanovic.
Le scelte a gara in corso
Al 62′ Breda ha deciso di cambiare alcune carte in tavola. In luogo di uno spento Giulio Maggiore, apparso per l’ennesima volta in stagione impreciso e totalmente avulso dal gioco della Salernitana, è subentrato Roberto Soriano. In attacco, invece, spazio per Daniele Verde in luogo di Antonio Raimondo. L’ex Spezia, che per la verità si è visto negare un sacrosanto calcio di punizione al limite dell’area di rigore avversaria a pochi secondi dalla fine, ha dato vivacità alla manovra e ha avuto un’importante occasione sul finale di gara quando ha calciato debolmente su Moldovan. L’attaccante napoletano si era ben liberato della marcatura di Odenthal: peccato per la conclusione troppo debole. Nel finale di partita spazio anche per Torregrossa in luogo di uno stanco Cerri.