Salernitana e Sassuolo si sono affrontate per la ventunesima giornata del campionato di Serie B. Di seguito, le pagelle dei granata della prima del 2025.
Salernitana-Sassuolo: le pagelle dei granata
La prima di Breda sulla panchina della Salernitana porta già a delle novità importanti in fatto di formazione. Si parte con 3-5-2 più solido e meno spregiudicato rispetto ai moduli dei suoi predecessori: prima da titolare per i nuovi Lochoshvili, Raimondo e Cerri, mentre Maggiore prende il posto di Soriano in mediana e Ghiglione ritorna dalla squalifica come titolare. Solo panchina per Stojanovic, Tongya, Verde e Wlodarczyk. Grosso risponde schierando quasi la formazione tipo, con Ghion e Russo a vincere i ballottaggi con Obiang e Moro. Partono dalla panchina sia Mulattieri che Pierini, freschi di rientro.
La partita è terminata con la vittoria per 2-1 del Sassuolo: Russo e Muharemovic neutralizzano il tentativo di rimonta avviato da Cerri.
Sepe – Non ha potuto nulla sui gol di Russo e Muharemovic, ma si è reso protagonista di ottime parate sui tentativi insidiosi di Laurienté e Berardi. 6.
Ruggeri – Grezzo, ma molto efficace. Diverse sono state le iniziative neroverdi sventate dal difensore scuola Lazio con decisione e metodi poco ortodossi. Poteva poco sul contropiede vincente di Russo: Thorstvedt lo ha beffato con un pallone dato con i tempi giusti. 6.
Ferrari – In occasione dei due gol, il grande ex si è ritrovato in situazioni molto scomode: è lui a tenere in gioco Russo sul primo gol, ma in regime di inferiorità numerica era difficile attuare la trappola del fuorigioco; sul secondo gol si è trovato a metà strada dopo la sponda di Laurenté, ma perché occupato a seguire il movimento di Thorstvedt. Per il resto, ha fatto una partita di mestiere e all’ultimo secondo ha avuto lui il pallone buono per il pari. 5,5.
Lochoshvili – Non un impatto memorabile con la realtà di Salerno per il georgiano: suo il pallone sanguinoso perso al momento del contropiede mortifero dei neroverdi finalizzato da Russo. Nella ripresa riesce a limitare con mestiere le scorribande di Berardi e ha partecipato attivamente al forcing finale. 5,5.
Ghiglione – Nervoso e pasticcione, il laterale lombardo non è mai sembrato tanto dentro la partita. L’ammonizione gratuita e il rinvio avventuroso che ha regalato l’angolo del raddoppio del Sassuolo con annessa marcatura allegra sulla sponda vincente di Laurienté ne sono una tragica testimonianza. 4,5. Dal 46′ Stojanovic – Ingresso di grande impatto dello sloveno che dà il La all’azione che porta al gol di rapina di Cerri e si rende protagonista di diversi recuperi difensivi e cross importanti. 6,5.
Maggiore – Tanta buona volontà e buoni inserimenti ad impensierire la difesa neroverde, ma difficilmente è riuscito a trovare la zampata giusta sia in fase di rifinitura che in quella realizzativa. 6. Dal 62′ Soriano – Il suo ingresso non ha apportato le migliorie sperate: avulso dalla manovra, non è mai riuscito ad impensierire la retroguardia neroverde. 5,5.
Amatucci – Partenza aggressiva e di personalità per il centrocampista scuola Fiorentina. L’ammonizione prematura lo ha rallentato e reso più remissivo, ma ha lavorato molto bene di posizione. Geniale e con i giri giusti la palla sciupata maldestramente da Cerri. 6,5.
Reine-Adelaide – È partito con intraprendenza scaldando subito i guantoni di Moldovan con un rasoterra dal limite. Successivamente, è scomparso a poco a poco dalla partita, mostrando una certa abulia soprattutto in fase di impostazione. 5,5. Dal 71′ Girelli – La volontà non gli manca, ma non ha migliorato di molto l’apporto qualitativo alla manovra. 5,5.
Njoh – Grande impatto il suo sul match con diversi cross insidiosi a mettere in apprensione la retroguardia emiliana. Gara di personalità la sua. 6,5.
Cerri – Nel primo tempo appare pesante e imbolsito: l’ex Como si fa cogliere spesso e volentieri in fuorigioco e, quando in possesso del pallone, difficilmente è riuscito ad avere ragione sulla marcatura di Odenthal. È lui a perdersi Muharemovic sul gol del 2-0, ma si riscatta alla grandissima nella ripresa soffiando da rapace d’area ad Odenthal il pallone che riapre la partita. Ha anche il pallone buono per il pari su grande intuizione di Verde, ma Moldovan lo mura in uscita sul più bello. Inspiegabile come abbia cincischiato un’occasione ancora più nitida al 78′ sull’imbeccata di Amatucci. Luci e ombre, ma esordio incoraggiante. 6,5. All’81’ Torregrossa – Non ha ricevuto molti palloni giocabili e non ha potuto dare il suo contributo alla causa. s.v.
Raimondo – Ha avuto molte difficoltà nel liberarsi dalla morsa di Muharemovic. Grinta e voglia non mancano, ma oggi la sostanza è stata veramente poca. 5. Dal 62′ Verde – Al primo pallone toccato lancia Cerri in campo aperto, ma Moldovan nega la doppietta all’ex Como in uscita. Nel finale, anche lui ha avuto la palla-gol del pari sul passaggio a vuoto di Muharemovic, ma ha concluso troppo debolmente verso la porta. 6.
Breda – La squadra parte bene, ma il gol subito dopo 6′ ha riportato in auge tutte le difficoltà psicologiche riviste sotto le gestioni di Martusciello e Colantuono. Nella ripresa ridisegna la squadra e trova in Verde e Stojanovic dei cambi funzionali alla causa. Ci sono diversi punti positivi da cui ripartire, sconfitta a parte: aver tenuto testa ad una corazzata del calibro del Sassuolo e una manovra più fluida rispetto al passato possono far ben sperare nel prosieguo del girone di ritorno. 6,5.