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Quante cose racconta Salernitana-Sampdoria, un 4-0 lungo 23 anni

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La Salernitana batte 4-0 la Sampdoria nel match della 3ª giornata del campionato di Serie A 2022-2023. Un risultato che rievoca un altro poker, lo stesso che gridava “Ci siamo anche noi!”.

Un 4-0 della Salernitana che fa storia

Il poker rifilato alla Sampdoria nella terza tornata del campionato di massima serie, fa tornare in mente ricordi di una squadra fermatasi sul più bello. Era il 25 aprile del 1999, la Salernitana guidata da Francesco Oddo quel giorno strapazzò il Bologna con una prova sontuosa di Marco Di Vaio, e una rete strappalacrime di Kristić nel finale. La storia, dopo più di 23 anni, ha consegnato ai granata un altro 4-0 ancora contro una diretta rivale nella lotta salvezza.

Se i quattro gol contro i rossoblù di allora erano pronosticabili, quelli contro la squadra di Giampaolo lo erano molto meno. Le buone prestazioni contro Atalanta e Juventus avevano certamente fatto venire qualche incubo a più di un tifoso, ma non alla squadra di Nicola. Dieci minuti di gioco e si capisce subito che sarà un pomeriggio da incubo per i blucerchiati, una sconfitta sulla quale lo stesso tecnico doriano non è riuscito a dare una spiegazione in sala stampa: Credevamo di giocare contro una formazione del nostro livello, forse siamo stati superficiali”.

Il vento dei nuovi arrivi

In sala stampa, seduto tra i giornalisti c’era Morgan De Sanctis, rilassato e anche divertito su qualche battuta di mister Nicola riguardante il mercato. Non una rivincita perché il campionato è lungo, ma certo la soddisfazione di averci visto lungo: Vilhena, Dia e altri sono il frutto di un lavoro di staff non indifferente. E in quel primo tempo in cui la Salernitana ha sostato per lunghi tratti nella metà campo della Samp, c’è molto del lavoro che portato a Salerno i giocatori che rappresentano la prima colonna dei granata.

Bronn in difesa, Maggiore e Vilhena a centrocampo, per poi arrivare in attacco con Dia spalla ideale di Bonazzoli. Lo stesso attaccante piemontese può permettersi di tirare il fiato per far spazio a Botheim. Il rapporto ritrovato con Mazzocchi, un Coulibaly in versione mundial per non parlare di Fazio e Gyomber. Difficile trovare giocatori al di sotto della sufficienza, e anche chi come Sambia è ancora in ritardo di condizione, avrà la possibilità di arrivare al livello dei compagni di squadra, così come Pirola. In un Paese come l’Italia dove si stima ci siano cinquanta milioni di allenatori circa, forse si era criticato un po’ presto l’operato di un DS che, seppur giovane tra i grandi, ha ricostruito una squadra che non aveva giocatori titolari.

E ora il Bologna di Arnautovic

E adesso si andrà a giocare in casa dei rossoblù. Una gara di certo tosta, contro l’amico Di Vaio oggi DS degli emiliani. Una gara di certo non facile come non ne esistono in Serie A. Lo scorso anno, di questi tempi, la Salernitana di Castori perdeva al “Dall’Ara” dopo aver fatto sognare i suoi tifosi, e poi fu un’altra storia. Ma la storia si scrive e si riscrive, e questa è un’altra Salernitana.

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Lino Grimaldi Avino
Lino Grimaldi Avino
Lino Grimaldi Avino, giornalista, editore e scrittore. Ha lavorato presso Cronache di Salerno, TuttoSalernitana, Granatissimi ed è direttore di SalernoSport24. Alla radio ha lavorato presso Radio Alfa, e attualmente conduce due programmi sportivi a RCS75 - Radio Castelluccio, Destinazione Sport e Destinazione Arechi. Ha pubblicato due libri: Angusti Corridoi (2012) con la casa editrice Ripostes, e La vita allo specchio - Introspettiva (2020) con la Saggese Editori, con prefazione dello scrittore Amleto de Silva.

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