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Salernitana-Roma, Carlo Zampa: “Ago un esempio di vita da conservare”

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Domani sera la Salernitana di Castori affronterà la Roma di Mourinho all’Arechi nella prima sfida casalinga del campionato di massima serie: alla Roma del tecnico portoghese è accomunata anche la “storica” voce di Carlo Zampa

Zampa per Salernitana-Roma: “Giallorossi una fede”

Quella tra Carlo Zampa e la Roma è una storia d’amore che non finirà mai. La “moda” dei soprannomi ai calciatori durante la lettura delle formazioni è storia ed eco all’Olimpico. Carlo Zampa è la voce dei tifosi romanisti e dei cuori giallorossi. Con lui abbiamo scambiato piacevolmente alcune parole, soprattutto su ciò che più lega Salernitana e Roma: Agostino Di Bartolomei…
Carlo Zampa 22 anni fa speaker della Roma. Dopo 22 anni i granata ritornano in massima serie: che emozioni trasmette la Serie A?
«La Serie A è il palcoscenico più importante per una squadra italiana ed una neo promossa avrà ancora maggiori motivazioni per fare bene e cercare di non essere solo di passaggio. Ma tentare di rimanere nella massima serie per il maggior numero di stagioni possibili. La mia esperienza da speaker è stata coronata, proprio 20 anni fa, con la vittoria dello scudetto della Roma. Un sogno diventato realtà!».
Mourinho può essere il nuovo “Re” di Roma oppure i trascorsi in Serie A da allenatore avversario per qualcuno sono ancora ricordi evidenti?

«Un allenatore come Mourinho, nel momento in cui lo hai dalla tua parte, non puoi non amarlo. Lui stesso ha dichiarato di essersi trovato amato dai tifosi della Roma senza aver fatto nulla per loro. A Roma, dopo l’addio di Totti e De Rossi, serviva una persona carismatica e sono certo che anche lui si esalterà trasportato dall’affetto che solo il popolo giallorosso sa dare».

La storia della Roma è un volume enciclopedico immenso: che cos’è la Roma per i romani e per Carlo Zampa?
«La Roma è una fede incrollabile. Un amore viscerale per la città e per questi colori. Per noi Romani è un senso di appartenenza e, per quanto mi riguarda il motto è sempre lo stesso “Grazie Dio che m’hai fatto Romano e Romanista”»
Un nome un perché, Francesco Totti, più di un simbolo per la storia giallorossa: com’è cambiato il calcio di oggi fatto di business e cambi di maglia abbastanza facili?

«Ormai tutto gira intorno al danaro e di bandiere non ce ne sono più. Il calcio ha perso quel senso romantico che forse, per quelli come me over 60, ha caratterizzato gli anni migliori di questo sport. Francesco Totti, così come Daniele De Rossi, hanno rappresentato un amore ed un attaccamento per una maglia che è difficile trovare ai giorni nostri. Quel senso di appartenenza che si è perso nel corso degli anni».

Roma e Salerno, due tifoserie calde e appassionate accomunate da un personaggio storico: Agostino Di Bartolomei
«Agostino Di Bartolomei è stato un campione dentro e fuori dal campo. Se ha scelto anche Salerno, oltre che Roma, sua città natale, è evidente che ha trovato nella vostra città quei valori che lo hanno contraddistinto nella vita e nella professione. Spero che prima della partita la Salernitana organizzi qualcosa per ricordare un uomo che ha dato al calcio molto più di quello che ha ricevuto nelle nostre due città. Un esempio di vita e di umanità da conservare nel tempo».
Cosa si aspetta da questo campionato per Roma e Salernitana?
«Alla Salernitana auguro il meglio possibile, ad eccezione delle due partite contro la Roma. Per quanto riguardo i giallorossi, sono sicuro che faranno una buona stagione e la speranza è di tornare in Champions League già dal prossimo anno. Al mercato giallorosso manca ancora qualcosa, un centrocampista sarebbe sicuramente un innesto importante e se dovesse arrivare entro la fine del mercato sono sicuro che la stagione giallorossa sarebbe non avida di successi. Ma restiamo con i piedi per terra e concentriamoci partita dopo partita!».
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