“Figure del genere nel calcio non ci sono più”, è una delle frasi più sfruttate oggi. Si usa quando ci si riferisce a personaggi che spesso ricordano un’immagine mitologica dello Sport più amato dagli italiani. Roberto Fiore è uno di quei personaggi che hanno dato molto al calcio e non solo, ricordiamolo negli anni in cui la sua Juve Stabia incontrava la Salernitana.
La Salernitana ai tempi di Roberto Fiore
A veder Roberto Fiore a metà girare negli stadi di calcio negli anni ’90, veniva in mente un personaggio del film L’allenatore nel pallone. Fu un dirigente sportivo, tra i più passionali del calcio nella seconda metà del XX secolo. A metà degli anni ’60 entrò nei quadri dirigenziali del Napoli. E non solo. Fu anche presidente del Circolo Nautico Posillipo che, nel 1985, vinse il primo titolo nazionale di pallanuoto.
Portò gli azzurri ad essere la prima, e fin qui unica, società italiana a vincere una Coppa Italia dalla Serie B. Sfiorò appena la Salernitana in quegli anni; i granata disputarono il campionato 1965-66 appena l’anno dopo che Fiore portò il Napoli in Serie A. Fu solo nel campionato 1993-1994 che le due strade s’incrociarono, e che campionato.
Il campionato di Serie C 1993-1994
La Salernitana di Delio Rossi approdò in Serie B al termine di un campionato entusiasmante. La storia potrebbe finire qui. Al quel torneo la Juve Stabia di Roberto Fiore partecipò da neo promossa e con le unghie riuscì a far parte della final four che comprendeva, oltre i granata, anche la Reggina e la Lodigiani. Durante la regular season la Salernitana batté i gialloblù allo stadio “Arechi” 3-1. La gara di ritorno, si giocò in un clima tesissimo. Roberto Breda portò in vantaggio i granata, al 90′ Musella rispose con un gol su punizione.
I play-off 1993-1994
Mentre la Salernitana strapazzava la malcapitata Lodigiani, le vespe eliminavano gli amaranto della Reggina (a. 2-0; r. 3-2). Le strade s’incrociarono quindi nuovamente nella finale di Fuorigrotta. Storie parlano di un gemellaggio incompiuto tra Salernitana e Napoli a causa dell’appoggio dei tifosi azzurri per la Juve Stabia, proprio in quella partita. I tifosi stabiesi esibirono uno striscione che voleva far eco quello della Salernitana post vittoria nel derby di Avellino. “Che l’Italia lo sappia, Musella al 90°”. 3-0 per i granata e Roberto Fiore a casa, il presidente delle vespe uscì dallo stadio gridando allo scandalo.
Le strade si divisero
Dopo quell’unico approccio, le due strade si divisero. La Salernitana iniziava la sua storia nella serie cadetta, e che l’avrebbe poi portata anche in Serie A. La Juve Stabia rimase nelle mani di Roberto Fiore fino al 2001, dopo una delle presidenze più lunghe del sodalizio gialloblù. Celebre rimane un incontro televisivo tra lo stesso presidente e Gianfranco Circati. L’allora centrale difensivo della Rossi’s band, fu invitato, scherzosamente, a prendere un po’ di fiato, prima della disputa della finale play-off del San Paolo. I granata non tirarono il fiato… anzi infilarono tre gol alla Juve Stabia che rimase anche in otto uomini.
Il tabellino del match
Salernitana: Chimenti, Grimaudo, Tosto, Breda, Circati (85′ Grassadonia), Fresi, Ricchetti, Tudisco, Pisano, Strada, De Silvestro (79′ Facci). A disp.: Genovese, Rachini, D’Isidoro. All.: D. Rossi
Juve Stabia: Fabbri, Celestini, Incarbona, Italia, Veronici, Rivi, Pizzo, Piubelli, Onorato, Musella (72′ Romei), Lunerti (66′ Noviello). A disp.: Orsino, Talevi, De Francesco. All.: Chiancone
Marcatori: 50′ Tudisco, 55′ Tudisco, 82′ Breda
Espulsi: Incarbona (J), Onorato (J) e Italia (J)