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Salernitana, rapporti Ultras: i prossimi avversari… da spalti

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Focus sui rapporti con le tifoserie delle squadre retrocesse dalla massima serie. Si rinnova un gemellaggio… ma anche una storica rivalità.

I rapporti tra gli Ultras

Prende forma la nuova stagione di Serie B 2020-’21. Una stagione che, a prescindere dai discorsi tecnici, si preannuncia molto interessante sotto il profilo “Ultras”. Focalizzando l’attenzione sulle compagini appena retrocesse dalla massima serie, sul fronte Salernitana, torneranno due big match che tanto hanno fatto parlare di sé nel corso degli anni, sia nel bene che nel “male”. S.P.A.L a parte, con cui c’è un rapporto di sostanziale indifferenza, la Salernitana, infatti, si troverà nuovamente di fronte a Brescia e Lecce. Al contempo, dunque, si rinnoveranno un gemellaggio e una storica rivalità.

Il Brescia

Com’è noto, i rapporti con gli Ultras bresciani sono di profonda amicizia e di rispetto reciproco. Tutto è iniziato quel maledetto 4 maggio 1997, in occasione della tredicesima giornata di ritorno del campionato di Serie B. All’Arechi, la Salernitana dell’allora tecnico Franco Varrella ospita il Brescia in un match da “dentro o fuori”. I granata, infatti, sono immischiati nella lotta per non retrocedere e, contro le Rondinelle, sono obbligati a vincere. Il Brescia, dal canto suo, è lanciatissimo verso la massima serie che, al termine della stagione, conquisterà piazzandosi al primo posto. In quella gara, però, i valori in campo furono completamente ribaltati. Gli uomini di Reja, infatti, al termine della prima frazione, erano già sotto per 3-0, frutto delle reti di Artistico, del compianto Philemon Masinga e dell’autorete di Luzardi.

Nel corso dell’intervallo, poi… la tragedia. Roberto Bani, Ultras bresciano, cade sbattendo violentemente la testa sui gradoni del settore ospiti. Di lì, poi, la folle corsa all’ospedale San Leonardo dove, dopo aver combattuto tra la vita e la morte, rimarrà sei giorni prima di esalare l’ultimo respiro. I tifosi salernitani, sconvolti dall’accaduto, fin dai primi istanti mostrarono solidarietà e sostegno al popolo bresciano e alla famiglia di Roberto. «I salernitani furono grandi. Straordinari. Di quei momenti drammatici ho ricordi sbiaditi, confusi, non riuscirei oggi a focalizzare i volti delle persone che ci ritrovammo al nostro fianco. Ma di sicuro c’era tanta gente, con un cuore immenso», spiegò suo fratello Federico che, da quel tragico episodio, è tornato più di una volta a Salerno. «Tra le due tifoserie c’era già rispetto, fin dall’inizio degli anni Novanta. Il gemellaggio ch’è nato in memoria di mio fratello, a seguito della solidarietà che la mia famiglia e gli ultras bresciani ricevettero in occasione di quella tragedia, è un motivo d’orgoglio». Un legame, quello tra Brescia e Salerno, che è tuttora uno dei più sinceri e forti di tutto il panorama calcistico nazionale.

Il Lecce

Uno dei faccia faccia più interessanti di questo campionato sarà quello tra due delle piazze più calde del torneo. Due piazze “accomunate” da una rivalità storica che parte da lontano. L’assodata amicizia tra le curve della Salernitana e del Bari, nonchè di quella tra leccesi e i cugini cavesi, è alla base della rivalità tra i supporter granata e quelli giallorossi. Tifosi mai risparmiatisi in reciproci sfottò nelle tantissime occasioni in cui il campo li ha messi di fronte.

Le migliori edizioni dello scontro sportivo tra Salernitana e Lecce sono datate anni Settanta, in cui i due sodalizi lottavano gomito a gomito per la promozione in cadetteria in una Serie C unica, al tempo quasi rievocata dopo la riforma del 2014 che ha cancellato Prima e Seconda Divisione. Sugli spalti, molti, ad esempio, ricorderanno la partita al “Via del Mare” della stagione 1996-’97, rimasta nelle cronache per gli scontri verificatisi tra le opposte tifoserie nella Curva leccese. Sul campo, il Lecce di Gian Piero Ventura si giocava la promozione in A e i granata si battevano per la salvezza, poi raggiunta anche grazie al 2-2 finale.

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Lino Grimaldi Avino
Lino Grimaldi Avino
Lino Grimaldi Avino, giornalista, editore e scrittore. Ha lavorato presso Cronache di Salerno, TuttoSalernitana, Granatissimi ed è direttore di SalernoSport24. Alla radio ha lavorato presso Radio Alfa, e attualmente conduce due programmi sportivi a RCS75 - Radio Castelluccio, Destinazione Sport e Destinazione Arechi. Ha pubblicato due libri: Angusti Corridoi (2012) con la casa editrice Ripostes, e La vita allo specchio - Introspettiva (2020) con la Saggese Editori, con prefazione dello scrittore Amleto de Silva.

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