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L’uomo dietro la firma di Zeus sulla quarta maglia della Salernitana

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Sabato la Salernitana scendeva in campo con la quarta maglia, la Galaxy KIT, non un evento unico, ma certamente raro. Un’idea di marketing e non solo, quella contro la Cremonese, che ha attirato l’attenzione di tifosi, collezionisti, ma anche di chi ha visto nelle costellazioni della maglia un segno ben augurante.

L’uomo dietro la quarta maglia della Salernitana

Le “Luci d’artista” che proprio in questi giorni stanno trovando nuova sistemazione per le strade di Salerno sono solo una parte di ciò che ha ispirato Amilcare Elvo verso la creazione di una maglia che resterà per sempre impressa negli occhi dei salernitani. Strategie, storia, colori e la tecnologia del presente per rendere un oggetto unico, questo c’è dietro la nuova maglia della Salernitana.


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La ‘quarta’ ha fatto il suo esordio nel match interno con la Cremonese, 13ª giornata del campionato di Serie A 2022-2023. Applaudita soprattutto, e con la giusta curiosità di scrutare in ogni suo particolare un pezzo di storia. Luci d’artista sì, ma poi anche costellazioni che non sono fatte di stelle, ma che bensì ricordano un’antica moneta, come lo stesso Elvo ha ammesso nell’intervista che ha rilasciato a SalernoSport24 in esclusiva: “…ma, soprattutto, l’augurio di un futuro prospero attraverso il Follero, l’antica zecca dei normanni”.

Chi Amilcare Elvo

Il 35enne di Torre Annunziata, ha studiato disegno industriale ad Aversa ed è il Designer Sport Performance della Zeus. Già dall’età di 18 anni lavora in questo campo, uno stilista a tutti gli effetti, nel campo dello Sport.

Come nasce una quarta maglia?

«Attraverso lo studio, la storia e il territorio sociale. È il secondo anno che attingiamo dalla storia del club con la quarta maglia dei granata: nello scorso campionato riportammo in auge l’albiceleste, la prima maglia (usata fino al campionato 1942-1943, ndr). Su quella di quest’anno abbiamo sfruttato la storia del territorio, ma anche il blu della quarta maglia della stagione 1998-1999. Il passato è importante, deve essere un modo per ‘lanciarsi’ nel futuro».

La Serie A e i grandi sogni. Qual è stato il primo?

«La prima soddisfazione fu la maglia del Frosinone in massima serie. Se penso al futuro, mi piacerebbe disegnare la maglia di un grandissimo club, Real Madrid, Barcellona…».

Sta già pensando alle prossime maglie?

«In genere bisogna lavorare con un anticipo di 14-15 mesi, ma per questa c’è stato molto meno tempo. Ci sono dei tempi che vanno incontro alle esigenze di aziende e fornitori».

Sappiamo già tutto di Galaxy KIT? Dicci un segreto

«Alla luce non si può vedere… ma al buio le costellazioni s’illuminano. Si può dire che sia quasi catarifrangente». 

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