In Salernitana – Pordenone, occhio a… un attaccante che, non molto tempo fa, voleva smettere col calcio per fare il geometra. Stiamo parlando del bomber della compagine neroverde Luca Strizzolo che ora, invece, sogna la Serie A.
Salernitana – Pordenone, Occhio a… Luca Strizzolo
L’uomo in più della truppa guidata da Attilio Tesser, senza dubbio, si chiama Luca Strizzolo. Nato ad Udine nel 1992, cresce nelle giovanili proprio del Pordenone, con cui esordisce in Serie D nella stagione 2009-’10 all’età di 17 anni. Di lì una lunga trafila, e pochissimi gol, tra Serie C1 e C2 con le maglie di Pisa, Treviso, Real Vicenza e Lucchese, prima del ritorno al Pordenone nella stagione 2015-’16. Nella seconda esperienza in maglia neroverde in Lega Pro, l’attaccante friulano mette a segno 8 reti in 30 apparizioni. Bottino che tra l’altro, ad oggi, resta il suo record personale di reti in una sola stagione.
Annata brillante in terra friulana che, con ampi meriti, gli valse la chiamata dalla Serie B del Cittadella. Alla fine, in due stagioni e mezzo in cadetteria, Strizzolo colleziona 15 reti in 71 presenze, mettendosi in mostra soprattutto grazie alla sua tenacia e alla voglia costante di sorprendere. Nel gennaio dello scorso anno, si trasferisce a titolo definitivo alla Cremonese, letteralmente fiondata su di lui per tentare la non facile scalata verso i play-off dopo un altalenante prima parte di stagione. Aspettative che, però, rimasero disattese sotto tutti i punti di vista: appena 2 gol in 14 partite e play-off sfumati di un soffio.
Quest’estate, poi, arriva il nuovo ritorno al Pordenone con la formula del prestito annuale con opzione di rinnovo. Terza esperienza in maglia neroverde che, fin qui, sta andando ben oltre le più rosee aspettative. Strizzolo, infatti, ha già messo a segno 7 reti in 15 partite, contribuendo in maniera determinante al raggiungimento del momentaneo secondo posto dei friulani.
Retroscena del passato… e obiettivi futuri
E pensare che, non molti anni fa, l’ex attaccante del Cittadella è stato ad un passo dal ritiro. In un’intervista rilasciata pochi mesi fa alla Gazzetta dello Sport, infatti, confessò di voler smettere col calcio per fare il geometra: «Le cose non andavano, non segnavo, giocavo poco, non ero sereno. Per fortuna la famiglia mi ha aiutato. Papà e zio sono uomini di calcio, belli tosti, che mi hanno fatto vedere le cose positive. Erano difensori, come mio fratello. Anche lui, quando era in Eccellenza, è arrivato al bivio: ma lui ha smesso, io no. Volevo fare il geometra, non ero riuscito a diplomarmi. Mi piace disegnare l’arredamento delle case, l’organizzazione di un appartamento. Progettare era un modo per sentirmi sereno. Infatti poi avrei voluto fare Architettura o Interior Design. Ho anche pensato a Scienze motorie, che non c’entra nulla, ma visto il mio lavoro…». Parole che lasciano poco spazio all’interpretazione, ma che delineano in maniera chiara gli aspetti caratteriali e le difficoltà incontrate lungo il percorso.
Luca Strizzolo è un attaccante che si esprime al meglio giocando in profondità attaccando gli spazi, dedito al sacrificio ed abile a colpire il pallone di testa. Adesso è arrivato il difficile compito di superarsi: raggiungere la doppia cifra di reti in un solo campionato e, soprattutto, il sogno Serie A con il suo Pordenone.